domenica, agosto 21, 2011

Lotta di classe

La manovra finanziaria che dovrebbe servire a portare in pareggio il bilancio dello Stato italiano contiene di tutto: tasse, tagli, sanzioni, riduzioni di cariche elettive, regole antievasione fiscale, trasferimento di salari, posticipi di pensioni, tfr, avanzamenti retributivi, aumenti di tariffe, contributi di solidarietà ecc. Tutte misure che nella maggior parte colpiranno ancora i lavoratori e gli strati bassi della società.
La manovra non prevede interventi sui patrimoni mobiliari e immobiliari. Sono misure dettate dalla visione classista della società rovesciata. Sì, perchè in Italia abbiamo la lotta di classe alla rovescio: sono i ricchi che fanno la guerra ai poveri.
Mentre la crisi avanzava e metteva in pericolo l'assetto sociale dello Stato, il nostro Parlamento e il Governo si preoccupava di fare leggi per evitare che si processi il boss della politica italiana.
E' così. La lotta di classe con Berlusconi al potere è stata ribaltata. Cosa credete? Che ad esempio la riforma della Giustizia serva a far processare e condannare chi commette reati? No, serve soprattutto a far evitare condanne e galera al capo e ai politici corrotti. Il processo breve, poi diventato lungo ha lo scopo di salvare i ricchi. Che altro? Salvaguardia del potere costituito non dalla capacità, dalla competenza, dall'onestà e dai valori morali, ma dalla ricchezza, dalla pecunia.
Un risultato lo si vede nell'affollamento delle carceri: sono riempite da poveracci che sono in galera perchè non hanno a disposizione avvocati e leggi ad personam. Per un Alfonso Papa ed un Lele Mora in galera -c'è da giurare usciranno presto- ne marciscono dentro migliaia. In Italia se truffi miliardi o aiuti i mafiosi, farai si e no qualche giorno di arresti ai domiciliari, se non sei con i documenti in regola per l'emigrazione vai nei campi di concentramento chiamati CPT.
Nel grosso problema carcerario italiano abbiamo il 40% dei detenuti rappresentato da extracomunitari, molto spesso clandestini. Anzi, loro in maggior parte sono in carcere proprio perché clandestini.
Le pene alternative, che dovrebbero permettere di scontare le pene fuori dal carcere, sono date a chi ha gli avvocati che fanno richiesta nei tempi giusti; chi ha i soldi ha l'avvocato interessato, gli altri no. Inoltre con l'introduzione dei vari 'pacchetti sicurezza' indipendentemente dalla gravità dei reati: chi ha due stupri o due rapine può restarsene fuori, chi invece ha un furto di provolone, una guida senza patente e una vendita di cd taroccati deve restare dentro.

lunedì, agosto 15, 2011

La crisi economica e la manovra finanziaria

L'attuale crisi mondiale, che ha investito tutti, ha un'origine dentro il sistema capitalistico e un liberismo sfrenato che ha nel mercato il suo Dio. Con la scelta degli strateghi americani di Reagan si è avviata una fase che ha fatto cadere tutti i controlli pubblici e politici sull'economia producendo una finanza speculativa spesso posticcia e senza etica.
Ora si fanno manovre monstre per salvare gli assetti economici e sociali degli Stati ma sempre nell'ottica di riprendere poi il solito cammino di consumi e sperperi, di crescita disordinata e sperequazioni. E' sempre più chiaro che in questo modo avremo un 'cane che si morde la coda'.
In Italia la ricaduta economica è aggrava da un governo di centrodestra che governandone 8 degli ultimi 10 anni, ha acuito il disastro del debito pubblico esercitando una 'lotta di classe' all'incontrario. In Italia paradossalmente ci sono i ricchi che fanno la guerra ai poveri.
Ora pressata dalla comunità europea, con i governi francese e tedesco in primis, l'Italia ha dovuto approvare con un decreto urgente una manovra finanziaria mostruosa: si tratta di ben 45 miliardi di euro per portare a parità il bilancio dello Stato. Miliardi che in parte vanno a sommarsi ad una finanziaria varata appena un mese prima.
Questa manovra contiene di tutto: tasse, tagli, sanzioni, riduzioni di cariche elettive, regole antievasione fiscale, trasferimento di salari, posticipi di pensioni, tfr, avanzamenti retributivi, aumenti di tariffe, contributi di solidarietà ecc. Tutte misure che ancora colpiranno i ceti lavorativi e bassi della società. Ancora misure dettate dalla visione classista rovesciata.
Ma cosa potevamo aspettarci da un governo presieduto da Berlusconi? Dall'uomo più ricco d'Italia? Forse di colpire i ricchi? Altra cosa che abbiamo assistito, con la questione morale, è la difesa di una casta politica che, con quello che si era presentato come l'antipolitico' è diventata più forte e sfrontata.
Cosa succederà ora? Una cosa che per me è certa: dalla crisi non si uscirà se non cambiamo il nostro modo di vivere, legato ai consumi e allo spreco, insieme alla visione del mondo che abbiamo attualmente. Cosa difficile ma necessaria per non spargere sangue.