Passeggiata virtuale con Cesare Viel
Nell’ambito dell‘arte contemporanea nei Palazzi dei Rolli, l’artista Cesare Viel ha prodotto una performance-installazione riempiendo di striscioni tutta la via San Lorenzo, con delle domande per il corpo. La trovata è interessante. E’ bello usare una manifestazione artistica per porre degli interrogativi che ci possono aiutare a comprendere meglio la realtà. Ho trovato interessante la successione di domande e impressioni sul corpo, che meritano una riflessione.Il primo striscione in alto chiede…’hai provato a sentire l’incandescente perimetro del corpo?’; sembra che si inizi con la febbre, ma il retro dello stesso continua: ‘vorrei includere sempre lo spazio anche dell’ombra’, è la nostra mente che dilata tutto, ed è ancora quella che scalda i confini. ‘l’agente di un corpo è un enigma e resta un mistero?’; questo è il secondo striscione e già si entra nello sconosciuto, in quella stessa ombra accennata prima. Ma, ‘ho paura quando il corpo mi attraversa e io attraverso il corpo’. E’ vero di quanto si teme l’intimità.
Il terzo triscione: ‘avverti il peso del corpo che cade?’; è solo un momento, dopo: ‘forse non trovo che cenere e domande’. Consequenziale.
Il quarto striscione abbisogna di un’ermeneutica difficile, spiazzante: ‘riesce il corpo a sentirmi quando l’ascolto?’, purtroppo abbiamo una condanna a parlare sempre; con la bocca, con i pensieri, con i gesti, i movimenti e per di più…’non sono sempre là dove il corpo mi conduce’. Vero e incredibile: il corpo ci sentirebbe se facessimo silenzio. Purtroppo mai.
Arrivati al quinto leggiamo: ‘chi offendiamo quando si offende il corpo?’. Possiamo rispondere sicuri: noi. Il retro recita: ‘posso dire che ho visto corpi muti e sigillati, senza fiato’. Era lo stesso corpo? L’ultimo striscione della passeggiata a testa in su mi dice: ‘posso dire ciò che il corpo mi racconta?’, certo che lo possiamo dire e la malattia è senz’altro il suo grido; infatti si conclude con ‘dimentico ciò che il corpo riesce a chiedermi’.
Beh, io ci ho provato a percorrere la via ed un senso. Provateci anche voi con la stessa passeggiata.
Perfettamente daccordo. E' la prima volta che passo di qua, mi piace il tuo blog, se non ti spiace lo inserisco nei miei link.
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