domenica, maggio 30, 2010

Chi pagherà la crisi continua

Berlusconi dice che nonostante la manovra finanziaria, che farà pagare agli italiani 24 miliardi di euro in 2 anni, ha sempre il gradimento del 60% della popolazione. Si sa' che Berlusconi ha vinto le elezioni perchè l'hanno votato soprattutto i poveri: l'ha votato buona parte di quella metà degli italiani che resta sotto i 15 mila euro di reddito all'anno. In Italia soltanto l' 1% denuncia più di 100 mila euro; mentre dipendenti e pensionati producono l'80% del reddito, pagando l'85% delle tasse pagate allo Stato. Che c''è da dire? Che i poveri, chi paga tutte le tasse, pagherà anche questa manovra e alla fine continuerà ad amare Berlusconi: il più grande imbonitore politico della storia italiana riesce sempre ad incantare il popolo.
Intanto il potere lui dice che non l'ha. Lui vorrebbe averlo per fare tutti ricchi, ma lui non comanda e allora ha bisogno di continuare a stare lì a difendersi cercando quel potere che l'Europa, il Parlamento, i suoi ministri, gli oppositori, i magistrati, la stampa ecc. non gli permettono.
La crisi economica e finanziaria che attanaglia tutto il mondo occidentale non sarà superata fino a quando non cambieremo il nostro modo di pensare. Berlusconi rappresenta tutto il vecchio mondo: il consenso che gode è la prova che non siamo capaci di pensare in modo nuovo. Usciremo dalla crisi solo se sapremo trovare linguaggi e parametri economici diversi dagli attuali.

martedì, maggio 25, 2010

Basta con gli slogan

Basta con lo slogan: 'Nessuno metterà le mani nelle tasche dei cittadini'...ci prendono in giro? Non sanno che le ruberie dei politici corrotti comportano un furto alle tasche di tutti gli italiani? Che l'evasione fiscale fa pagare di più tutti? Che i condoni creano buchi nelle tasche di tutti i cittadini? Che il mancato controllo del Governo sui prezzi e sui cartelli delle corporazioni alla fine sono un altro modo per taglieggiare i cittadini?
Eppure con lo slogan:'Nessuno metterà le mani nelle tasche dei cittadini', si pensa che i cittadini abbocchino. Chi pensano paghi gli sperperi, le ruberie, l'aumento dei costi della politica e dei servizi sociali? Chi non metterà le mani nelle tasche dei cittadini? Pensano di pagare loro? No, loro pensano a salvaguardare la cosiddetta privacy, la loro; quella che nasconde le mani nelle tasche degli italiani.

venerdì, maggio 21, 2010

Potere e legge sulle intercettazioni

Gli stessi che hanno vinto le elezioni attraverso il tema della sicurezza facendo leva sulle paure dei cittadini, dicendo di combattere la criminalità, ora con la legge sulle intercettazioni rende chiara la strumentalità di quelle promesse elettorali: niente più delle intercettazioni riesce a combattere i crimini e dare la sicurezza ai cittadini. Si comprende sempre di più che l'illegalità e il crimine alberga dentro le stesse istituzioni e lo sbandieramento di pericoli procurati da clandestini e da poveracci era uno specchietto per le allodole. I veri ladri di ricchezza e di democrazia sono in giacca e cravatta; sono il frutto di un sistema che rende i ricchi degli intoccabili.
Ora si agita la privacy, la garanzia della riservatezza dei dati personali, ma questo è un falso problema e i social-network su internet lo dimostrano. La maggioranza dei cittadini non avverte nessuna invadenza nella propria riservatezza; questa legge è utile al malaffare del crimine organizzato e colluso con il potere politico e della cosiddetta casta.
E' sempre più chiaro che la nostra democrazia è malata e il 'ritorno del principe' è una realtà: chi ha letto il libro di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato sul tema dei criminali che la politica combatte di giorno e poi alla sera si ritrova nei party a bere e ridere insieme, sa questa verità.

lunedì, maggio 10, 2010

Diventare saggi

Diventare saggi, vecchi da ascoltare, forse è stato un sogno di molti. Io in verità l’ho pensato anche per me: diventare un vecchio saggio. Non so' se invecchiando poi lo sia diventato; certo che ho fatto un passo importante: la pace con il mio passato. Ora ripercorro tutti i miei ricordi senza inciampare in emozioni dolorose.
Un altro requisito che accompagna il saggio è l'amore e questo in verità l'ho sempre coltivato. L'amore è quello che forse, in fondo, conserveremo insieme a tutto ciò che non ci può essere tolto. Infatti noi potremo perdere tutto, perfino il corpo, ma troveremo una strada che porterà ad incontrare la nostra essenza, la parte che chiamiamo anima. Quanto più si è in contatto con noi stessi, tanto più troveremo l’amore rivolto a tante persone. Ma tutto questo è saggezza? Fa saggi?
La saggezza acquista la dimensione di un obiettivo: diventare saggi, si dice. Ecco quello sarebbe un risultato, ma quando si può dire di averlo raggiunto?
La saggezza però si può ascoltare, la saggezza ci parla, in un certo senso è naturale, ci mette in armonia con il mondo che ci circonda; soprattutto ci mette in pace. Già la pace, lo stato di supremo benessere, lo stato di bellezza.
Ma poi bisogna dire in verità che chi è saggio lo è perché i suoi occhi hanno letto il libro della vita; ha conosciuto la ricchezza e la disgrazia, la miseria, la disperazione, la gioia e la felicità. Il saggio sa che cosa è la sete, la fame e la sazietà...infine la saggezza diventa una conquista, l'attraversare molti luoghi e deserti, molti stati e situazioni che insegnano qualcosa.
Ecco, allora quando scoprirai che tutto quello che hai passato lo conoscevi già, sei sopra un asinello che cammina piano ma con passo sicuro; quell'asinello si chiama saggezza.