venerdì, settembre 26, 2014

Una breve primavera- I ragazzi sperduti della Resistenza tradita- è il primo romanzo di Pierfranco Pellizzetti

Pierfranco Pellizzetti è un saggista che nella sua intensa attività ha pubblicato diversi libri -interessanti sono le diverse fenomenologie dei personaggi che hanno caratterizzato e ancora continuano la storia italiana: S. Berlusconi; A. Di Pietro e M. Monti- in ultimo sono da ricordare Conflitto- L'indignazione può davvero cambiare il mondo? e oltre a questo Storia della paura. Gli inconfessabili retropensieri collettivi dell'Occidente. Molti lo conosceranno anche per i suoi articoli prima su Il SecoloXIX; da sempre firma della rivista MicroMega, ora scrive su Il Fatto Quotidiano, dove tiene anche un blog e il Manifesto.

Con Una breve primavera- I ragazzi sperduti della Resistenza tradita Pierfranco Pellizzetti affronta il romanzo.
Io ho avuto il piacere, come amico di Pierfranco, di leggerlo in fase di costruzione e devo dire che da subito mi piacque. In origine il titolo era Generazione perduta -Inglorius bastard in val d'Aveto. Un titolo senz'altro più accattivante e pertinente...però la sostanza del racconto non cambia e questa breve primavera rende bene ciò che quei ragazzi hanno vissuto nel 1943-45.

Per Pellizzetti polemista, supportato da una forte preparazione storico-politica, leggerne pagine cariche di sentimento, di partecipazione emotiva, mi hanno piacevolmente sorpreso...d'altronde qui è coinvolto personalmente; infatti nel libro c'è la storia romanzata di suo zio Bruno, che fu partigiano nella formazione Coduri con il nome di Scoglio.

Il romanzo affronta, con il ritmo di una ballata, le vicissitudini di Bruno Pellizzetti che leggendo nelle prime pagine lo si descrive: 'Ancora e sempre lo ritrovavo in scenari di sconfinata vastità: il mare di sabbia sahariano o quello d’acqua fluviale tra l’Argentina e il Paraguay; sterminati come la distesa marina, questa volta non metaforica, su cui lo zio Bruno aveva compito i suoi primi viaggi quale allievo dell’Istituto Nautico genovese. Spazialità senza confini naturalmente predisposta ad accogliere paesaggi umani avventurosi, alla ricerca di un’eccezionalità esistenziale che rifugge la compressione nel grigiore banale della quotidianità, fra le canoniche quattro mura domestiche in cui ci si rifiuta di invecchiare; di spegnervi lentamente il proprio straripante vitalismo'.

E' stato chiesto a Pierfranco Pellizzetti perchè ha preso la decisione di pubblicare questo romanzo a distanza di molti anni e sul tema della guerriglia partigiana su cui tanto si è scritto e dibattuto.
Pierfranco ha ricordato il debito sentimentale che lo legava a questo suo zio e poi in questa fase storica di disillusioni ha ritenuto giusto ricordare come dopo ogni sommovimento ideale ci sia chi paga per la restaurazione di un ordine collettivo.

Senz'altro oggi stiamo vivendo da molto tempo questa restaurazione...ma si sa che le epoche storiche si misurano in decenni e quella che il titolo richiama è stata solo una breve primavera che però ha segnato la vita di moltissimi giovani. Ha segnato la vita di Bruno-Scoglio.

Il libro Una breve primavera- I ragazzi sperduti della Resistenza tradita verrà presentato da me con l'autore insieme al suo ultimo libro: Storia della paura. Gli inconfessabili retropensieri collettivi dell'Occidente.
L'appuntamento è per lunedì 29 settembre alle ore 17,30 da Finisterre la libreria di Piazza Truogoli di Santa Brigida a Genova.

martedì, settembre 16, 2014

Creduloni e complottisti

Creduloni e complottisti due categorie apparentemente distanti e agli opposti e invece tutte e due hanno un comune denominatore che è in sostanza quello di credere a tutto.
Non so se sono un credulone, ma certo non mi sento un complottista. Sono sempre stato attratto dal pensiero scientifico; quel pensiero che si poggia sul dubbio e vuole conferme attraverso prove e riprove: gradi di riproducibilità e trattamenti empirici che siano condivisi da una comunità di scienziati.
Inoltre non riesco a pensare ad un potere oscuro che manovri la nostra vita...i complottisti vedono sempre dietro ad ogni manifestazione qualcosa che riporta ad altro e ancora altro, che poi in sostanza si riduce a evidenziare un potere occulto e malefico che trama sulla nostra vita e vuole annientarci.

Ora io ho sempre pensato che il potere seppur malvagio e ricco di suggestioni abbia una componente di ambiguità. Pensare di incidere nella vita dei singoli individui senza rendere schiavo lo stesso che persegue questa cosa è l'altra faccia del potere. A parte che nessuno può avere il potere senza che altri non glielo riconoscano; esiste appunto una componente molto illusoria sulla sua gestione. Insomma chi vorrebbe fare il cattivone per dettare leggi e norme sconta una forte dose di ambiguità: tutti i dittatori riescono a perseguire i loro fini se hanno intorno a loro molte persone che condividono i loro obiettivi o hanno interessi tangibili per supportare tale potere. Diversamente non si riuscirebbe a soggiogare popoli e nazioni. Da tenere presente che quel male, cui sono portatori i protagonisti del potere, è insito nell'animo di ognuno di noi. Di più quel male emerge diventando sempre manifesto e difficilmente rimane sotterraneo.

Certo che con l'avvento del web i complottisti e i diffusori di notizie bufala che sorreggono le loro tesi sono aumentati; ma smascherarli osservando certe regole è facile. Nel controllare la provenienza di una notizia bisogna risalire a fonti e se queste rimandano tramite i motori di ricerca a strani link sconosciuti quello è già un primo segnale di bufala.

E poi...se leggete che l'AIDS non esiste, è una truffa ed è stato creato in laboratorio...non credeteci. Se leggete che arriva la fine del mondo ad una tale data...non credeteci, sappiate che l'hanno prevista innumerevoli volte e ogni volta è stato sbagliato il calcolo. Se leggete che è stata trovata una cura contro il cancro ma si vuole tenere nascosta oppure non la si pratica...non credeteci. Se leggete che gli statunitensi non sono mai andati sulla Luna e vi forniscono le prove...non credeteci; sono degli stessi che affermano che le Twins Towers (le torri gemelle) sono il frutto di una esplosione interna alle stesse. Se leggete che discendiamo tutti da extraterrestri non credeteci...magari sono gli stessi che credono ad Adamo e Eva cacciati dal giardino terrestre.
Gli italiani poi come creduloni sono speciali: continuano a credere all'innocenza di un miliardario pluripregiudicato, diventato capo del Governo e se sull’infallibilità del Papa possono avere qualche dubbio, non ne hanno nessuno sull’infallibilità di un comico.

domenica, settembre 14, 2014

Superwoobinda di Aldo Nove

Mi è capitato per caso in mano il libro di Aldo Nove Superwoobinda. Il libro è una raccolta di di racconti pubblicata nel 1998 che comprende anche il Woobinda pubblicato nel 1996. Il titolo prende spunto da una serie televisiva australiana andata in onda sulla RAI nel 1978...chi scrive ha avuto l'infanzia segnata da quei telefilm che aveva come protagonista il Dr. Stevens soprannominato dagli aborigeni locali, appunto, Woobinda: uomo di medicina, un medico veterinario che si prodigava per difendere gli animali dai bracconieri. Lo spunto del titolo usato per questa raccolta di racconti è per descrivere anche una televisione che negli anni '90 non esisteva più e con quella mancanza nasceva una generazione cinica, autodistruttiva e sarcastica.
Insieme nasceva in campo letterario una corrente che fu definita dei Cannibali: una specie di genere pulp.
A mio avviso Aldo Nove, con quella serie di racconti, entrava prepotentemente nel cuore di quella società malata; la descriveva con uno stile e una violenza unici. Aldo Nove diventava l'interprete del degrado sociale e ambientale che vedeva la pubblicità e la televisione i motori di quel tragico cambiamento.
Rileggendo il libro ritrovo i prodromi culturali che hanno dato il via al cosiddetto belusconismo. E' proprio quell'universo raccontato da Aldo Nove, animato da persone rincoglionite dall'esteriorità, dalla insorgente tecnologia e dai riferimenti continui dei falsi modelli che la televisione indicava, che sarà pronto ad accogliere lo sfacelo della politica italiana. Un libro da riprendere...un come eravamo e forse in parte siamo ancora.

venerdì, settembre 05, 2014

Il catalogo de gli INTROVABILI di Euronova

Non so se arriva anche a voi a casa il catalogo Introvabili di Euronova: all'interno ci sono alcuni prodotti che mi auguro non li trovi nessuno; sono gli oggetti di più cattivo gusto che si possano trovare in commercio. Almeno lo penso io.
Eccone un esempio: Orologio a cucù in plastica rifinito come quelli della foresta nera- c'è scritto proprio così- con uccellino (arrestabile estraendo le pile) che esce ogni ora a fare il suo cucù tre volte. Statuina di Madonnina o di Gesù fosforescente; a 9,99 € una per l'altra. Quadro su tela ad olio con il paesaggio di città, munito di led luminosi per suggestive atmosfere. Nanetto solare con ventosa che di giorno cattura la luce e di sera si illumina. Mazzi di 6 Calle o 6 rose luminose di grande effetto, con 6 led bianchi a luce fissa. Fiori e foglie in morbido materiale antiurto...non appassiscono mai: il mazzo a 19,99 €. Questa è la pubblicità.

Magari mi sbaglio e questi 'introvabili' li hanno inseriti nel catalogo poiché vanno via come il pane...in fondo sono novità da tutto il mondo -così recita la scritta in testa- e nel catalogo di settembre c'è già l'augurio di Happy Halloween.