lunedì, giugno 29, 2020

A proposito di niente' autobiografia di Woody Allen

'A proposito di niente' autobiografia di Woody Allen.

Mia recensione

Il 'niente' che viene citato nel titolo è la considerazione sua personale di essere un mancato regista, mancato musicista, mancato comico, mancato attore, mancato autore che ha per fortuna avuto successo. Naturalmente quel 'niente' non è riferita alla sua persona, a quel Allan Stewart Königsberg -suo vero nome che aspirava al successo- ma per quello che ha fatto e soprattutto quello legato allo scandalo che lo ha coinvolto nella relazione con Mia Farrow. Per questo il libro oltre ad essere una autobiografia si potrebbe pensare ad un pamphlet di difesa sua personale, alla sua dichiarata innocenza per le accuse di Mia Farrow. Certo è che quelle accuse gli hanno tolto la possibilità di svolgere il ruolo paterno verso i suoi figli avuti da Mia Farrow.
In sostanza tutto nasce da legame che lo ha visto protagonista con la figlia adottiva di Mia Farrow, la ragazza di origine coreana Soon-Yi Previn. Una storia d'amore che è nata spontaneamente e ha visto coronare venti anni di convivenza. Quello scandalo, che suscitò l'unione con Soon-Yi e Woody Allen, che interessò i media statunitensi in fondo si trattava di un altro 'niente'; di una cosa normalissima. Quello che è anormale -spiega Woody- è il comportamento di Mia Farrow, che viene descritta come una straordinaria attrice inaffidabile e manipolatrice del prossimo. Questo naturalmente accade dopo che Woody aveva girato con Mia molti film e il duo pareva ben affiatato. Poi succederà di tutto.
La parte centrale e finale del libro, è il racconto di questa tormentata vicenda; una vicenda che lascia l'amaro in bocca. Mia Farrow a sentire Woody Allen era una donna pericolosa e da subito appena saputo della relazione di Woody con Soon-Yi le disse 'tu hai preso mia figlia ed io porterò via la tua' così avvenne e Dylan -la figlia adottata da Mia con Woody -accusò, su istigazione di Mia, di aver subito molestie sessuali da Woody. Poi Mia negò che l'altro figlio naturale avuto sempre da Woody, Moses, fosse suo e di essere in realtà figlio di Frank Sinatra. Insomma una donna tremenda che ne combina ai suoi 14 figli- 4naturali e 10 adottati- di tutti i colori...fece allungare con una operazione dolorosa le gambe a Ronan poiché a sua affermazione 'bisognava essere alti per far carriera in politica'. Maltrattava Soon-Yi ritenendola ritardata mentale; discriminava i figli adottivi da quelli naturali...

Il cinema ha un ruolo fondamentale nella carriera artistica di Woody Allen e nel libro racconta i vari retroscena che portarono i suoi film quali al successo e quelli ad essere scartati...ad ogni modo lui imperterrito andava e va avanti a produrli, poiché giustamente ritiene che la parte bella del cinema è il momento della fattura, della lavorazione, dell'atto creativo; poi cadeva ogni interesse anche quello di ricevere come riconoscimento l'Oscar.
Per un appassionato di cinema come me è stato un piacere leggere i vari retroscena e sconfinamenti nel suo cinema in quello di altri autori. Un piacere conoscere le sue relazioni con i grandi del cinema mondiale. Infine si comprende come il cinema racconti ancora e sempre lui stesso e al pari di questa biografia ne esce il ritratto di un il suo essere un misantropo dalla vita emotiva disastrata e impeccabilmente pessimista. Un personaggio con il suo solito umorismo ebraico autoironico che fotografa le comunicazioni di massa, il totalitarismo, il conformismo e il fordismo in conflitto con l’individuo.

L'atto di ostracismo nei confronti Woody Allen degli Stati Uniti, con la decisione di non pubblicare il libro di Woody Allen 'Apropos of nothing', da parte dell'editore Hachette, denuncia la voglia di cancellarne la memoria e la cultura dell'autore comico.

In Italia il libro di memorie di Woody Allen è invece uscito il 7 aprile per la casa editrice, diretta da Elisabetta Sgarbi, La nave di Teseo.

giovedì, giugno 25, 2020

Serotonina di Michel Houellebecq


mia recensione al libro; Serotonina

Il libro 'Serotonina' di Michel Houellebecq potrebbe chiamarsi 'la ricerca della felicità perduta'...ma quale felicità cerca il protagonista del romanzo di Houellebecq -che non si discosta agli altri dello stesso autore? Già, perchè la caratteristica del protagonista del romanzo 'Serotonina' è quella della difficoltà ai rapporti umani accompagnata da una costante depressione che in questo caso è combattuta dal farmaco; una pastiglia di Captorix a base di serotonina, appunto. Depressione e solitudine, che a dire il vero accompagnano molte persone nella società odierna, e allora cambiano le dinamiche e in base al background culturale cambiano le chimiche insieme ai pensieri.
Il libro quindi score con il racconto in prima persona di Florent-Claude Labrouste, il protagonista, del cammino verso l'annientamento tra amori mancati, amori sofferti, amori finiti e possibilità rese vane. Ad esempio l'amore unico e mai scordato quello per Camille. Un amore che procura sogni di normalità ed è proprio quella che impaurisce il protagonista; come la paura di invecchiare...in sostanza la vera incapacità di affrontare nella vita.
Non manca poi la componente sessuale che è la benevolenza di un Dio che ha previsto l'umano troppo umano.
E così basta la citazione di Baudelair: 'Quando il cuore ha ormai fatto la sua vendemmia vivere è un male' per chiudere una vita bislacca.
Il Captorix aiuta. Ma io in sostanza avendo scritto 'Bourbon & Viagra' la penso in un modo godereccio. A Florent-Claude non resta che il rimpianto e il condizionale: 'un parrebbe di sì' finale. Amaro.