domenica, novembre 16, 2025


Ruggero Pierantoni

Voglio ricordare Ruggero Pierantoni, morto a gennaio di quest'anno a Genova dove fu anche assessore alla Cultura e insegnante all'Accademia Ligustica de Belle Arti. Ruggero Pierantoni si potrebbe definire semplicemente uno scienziato; un grande scienziato che sapeva trattare dalle cose piccole a quelle più grandi che la nostra mente riusciva a pensare. O meglio Pieratoni partiva dalle cose piccole per coinvolgerci con le sue riflessioni a cose universali; a cose originali e inaspettate. Prendiamo il suo libro, edito da Bollati Boringhieri, 'L'occhio e l'idea. Fisiologia e storia della visione' dove partendo dalla fisiologia dell'occhio, arrivava alle stelle, alla luce, al suo riflesso e allo spazio; insomma la ragione e il suo contrario: un osservatore che sapeva come guardare e vedere per restituire a noi sempliciotti la varietà di una epistemologia nascosta.
Così descrive bene tutto il suo lavoro di scienziato originale nella prefazione del libro: 'Ci si accontenti allora di frammenti, lampi, sorprese, seduzioni improvvise. Definitive rinunce. Il tentativo di scrivere questo libro nasce dalla sorpresa dolorosa di questa necessaria ignoranza, necessaria come l'indagine. E dalla sorpresa inesauribile di poter vedere'.
Ruggero Pierantoni aveva una dote interessante: sapeva coniugare arte e scienza; filosofia e ricerca. Un navigare tra questi saperi che arricchivano tutti; insomma un grande saggista.
Un sapere che è stato acquisito dai molteplici luoghi dove è stato e ha insegnato: Università della California di Los Angeles; Università di Calgary (Canada); Istituto di Cibernetica e Biofisica del CNR; Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova; Facoltà di Design del Politecnico di Milano; Accademia di Belle Arti di Urbino; Università di Toronto; Facoltà di Architettura dell’Università di Genova. Non dimenticando dove si è specializzato nello studio degli aspetti biofisici della comunicazione animale presso il Max-Planck-lnstitut di Tubinga e il California lnstitute of Technology di Pasadena.
Ruggero Pierantoni da psicologo non dimenticava poi di ricorrere ai miti e al loro disvelamento che muovono la nostra cultura. Va ricordato anche il riconoscimento di Italo Calvino alla prosa elegante di saggista letterario di Pierantoni. Dobbiamo continuare a leggere e conoscere Ruggero Pierantoni che ci ha insegnato a vedere più che a guardare ciò che ci circonda e soprattutto l'arte.

Tra i suoi libri: La trottola di Prometeo. Introduzione alla percezione acustica e visiva (Laterza, 1996); Verità a bassissima definizione (Einaudi, 1999); Vortici, atomi e sirene. Immagini e forme del pensiero esatto (Electa Mondadori, 2003). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato: Riconoscere e comunicare (1977), L’occhio e l’idea. Fisiologia e storia della visione (1981), Forma fluens. Il movimento e la sua rappresentazione nella scienza, nell’arte e nella tecnica (1986), Monologo sulle stelle (1994), Salto di scala. Grandezze, misure, biografie delle immagini (settembre, 2012).