domenica, giugno 05, 2005

Referendum, ragioni e religioni

Era dal tempo del referendum sul divorzio che non mi capitava di vedere la chiesa cattolica così schierata su un referendum: a quei tempi invitava ad andare a votare ‘si’, oggi invece sostiene il ‘no’ dicendo di non andare a votare. Ha trovato nel frattempo un nuovo modo per sostenere le sue ragioni, non certo la democrazia: sa che la maggioranza che andrà a votare, perché crede che nella democrazia ci si debba esprimere, voterà ‘sì’; ecco che allora l’idea di far fallire una consultazione popolare.
Certo che vedere all’interno delle chiese i volantini che fanno propaganda per il non voto fa effetto…poi pazienza che se anche il prete durante l’omelia lo ricorda ancora: non andate a votare. Il prete aggiunge anche che non è vero che con la scelta del ‘sì’ si aiutano a vincere delle malattie…ora anche il prete è divenuto un piccolo medico scienziato: punti di vista. L’altra volta diceva che con il divorzio volevamo la fine della famiglia e la dissoluzione della società- ora se questa avviene non è certo colpa del divorzio. Un’altra volta ancora, il prete, impedendo l’uso del preservativo, sosteneva che si andava contro natura e che quegli spermatozoi non erano da fermare. Forse. Non parliamo poi dell’aborto…tutti assassini…o meglio assassine.
Ma allora quelli che sostengono il ‘sì’ sono tutti assassini, nazisti, frankestein, cannibali, crudeli peccatori che invocano una sorta di pena di morte? Ma è così?
Forse tra pochi anni il problema delle cellule staminali degli embrioni, che ora giacciono congelate in parecchi laboratori, non si avrà più; sempre se aiutiamo la scienza e non la contrastiamo con paraventi ideologici e pseudoreligiosi.
La scienza corre e quello che fino a ieri sembrava impensabile domani sarà possibile, con buona pace di molte coscienze oggi travagliate per la nostra conquista del loro paradiso. Si dovrebbe dire intanto però che quelle cellule staminali già congelate poi saranno buttate nel cesso. Allora perché non tentare con queste di dare vita? Vita vera? Farle diventare persone? Io andrò a votare e voterò quattro volte SI’.

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