domenica, settembre 21, 2008

Pasticcio Alitalia

Per me il pasticcio Alitalia reca un difetto di fondo: il volere continuare a mantenere la compagnia aerea nell’ambito italiano. Non riusciamo ancora a pensare in termini europei. Sarebbe come che una compagnia di volo nordamericana si ostinasse a rimanere del Minnesota…
Questo peccato è dovuto soprattutto al premier Berlusconi quando in campagna elettorale, quasi come uno spot pubblicitario al suo partito e al suo slogan ‘Rialzati Italia’, entrò a gamba tesa nella trattativa di Alitalia con Air France.
Ora ne paghiamo le conseguenze. La verità è che in Europa non esistono più compagnie aeree di bandiera nazionali. Il mercato dei servizi di trasporto aereo è sempre più internazionale e ha bisogno non solo di know-how ma di sinergie industriali- economiche.
Poi diciamo la verità: quanto costava ali italiani la soluzione CAI? Chi ci raccontava i conflitti di interessi? Quando intervenne Berlusconi nell’affare Alitalia i suoi organi di informazione plaudevano dicendo che si era risparmiato agli italiani un salasso…ora stanno tutti zitti. Nessuno dice quanto quell’operazione costava e, per usare lo slogan caro alla destra, come metteva le mani nelle tasche degli italiani. Certo è che la cosa è sempre più complicata. L’Europa rimane, nella testa dei potenti nostrani, sempre una soluzione astratta.

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