giovedì, giugno 18, 2009

terremotati e potere

Il terremoto e il G8 da svolgere in quelle stesse zone, dove ha creato morti e distruzione, si rivelano per Berlusconi un accidente. L'aspetto propagandistico e di immagine ottenuto con molte promesse gli si ritorce contro. Gli aquilani hanno protestato ieri a Roma davanti a Montecitorio e oggi la visita di Berlusconi all'Aquila li ha evitati; come ha dribblato i giornalisti.
I terremotati dell'Aquila stanno osservando come procedono spediti i lavori per la preparazione del summit del G8, mentre i lavori di ricostruzione vanno a rilento. Quello che hanno sotto gli occhi i terremotati d'Abruzzo è la metafora del potere. Per i potenti di casa nostra e della Terra non ci sono ostacoli, non ci sono freni: tutto diventa possibile, mentre per i semplici cittadini rimangono promesse e vincoli di spesa, di permessi, di ordinaria burocrazia.
Le promesse fatte in campagna elettorale ai terremotati non hanno la copertura finanziaria assicurata e così sale la protesta. Sotto i loro occhi i costosi lavori di costruzione degli spazi utili alla manifestazione del G8 invece sono pagati. Berlusconi confida in aiuti esteri, lotterie e introiti futuri...al momento soldi per garantire i terremotati non ce ne sono.

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