domenica, aprile 04, 2010

Pedofilia nella Chiesa cattolica

Lo scandalo dei preti pedofili è legato alla sessuofobia della Chiesa cattolica e dalla cattiva educazione. La teologia di una religione che pretende di delineare i i voleri di Dio a sua discrezione e misura, non aiuta di certo a inquadrare il sesso come importante relazione naturale tra le persone adulte.
Una Chiesa che professa una rigida morale sessuale e chiama peccato l’omosessualità, per poi praticarla troppo spesso dentro le sue mura, mostra il paradosso del suo predicare.
Qualche giorno fa era intervenuto il teologo Hans Küng sostenendo che il celibato dei sacerdoti non è un dogma e il matrimonio avrebbe arginato i comportamenti sessuali deviati come la pedofilia. Sono d'accordo.
Io, da semplice cittadino, dico che mi impressiono nel vedere le assisi o le conferenze della Chiesa cattolica: centinaia di vecchi maschi che impartiscono lezioni su comportamenti sessuali senza mai forse avere amato o conosciuto una donna. Una schiera di uomini anziani con le tonache purpuree non sono un bel vedere neppure estetico: sono forse retaggio di antichi riti tribali dove i vecchi erano considerati saggi...qui paiono solo dei sporcaccioni misogini repressi che covano pensieri indicibili.
Hans Küng poi avanza una accusa a Ratzinger come responsabile del lungo silenzio della Chiesa sui fatti di pedofilia:'Nessun’altra persona nella Chiesa ha visto passare sulla sua scrivania tanti casi di abusi'.
Hans si riferiva ai 24 anni trascorsi da Benedetto XVI alla guida della Congregazione per la dottrina della fede, l’ex Sant’Uffizio. Un luogo strategico, e adatto per lavare i panni sporchi in famiglia nel più assoluto riserbo.
La speranza per chi crede è che qualcosa cambi negli atteggiamenti sul sesso e nei dogmi assurdi di questa fede millenaria: in fondo essere cristiani non vuol dire appartenere a questa Chiesa.

1 commento:

Aglaja ha detto...

Condivido parola per parola il tuo post. Ieri da Fazio (Che tempo che fa) ho proprio ascoltato un'interessante intervista ad Hans Küng, che riprendeva i temi trattati nei suoi recenti interventi su Repubblica che tu citi.
Il tema mi preme talmente tanto che, a fronte di una notizia letta oggi - una trasmissione ha fornito un numero di cell per inviare messaggi di solidaretà al Papa (sì, al Papa, non ai bimbi abusati o alle loro famiglie) - ho dedicato ad esso la mia vignetta settimanale:
http://lanterninoenzocosta.blogspot.com/2010/05/la-vignetta-di-aglaja-0920510.html

Un abbraccio
Aglaja