domenica, ottobre 28, 2012

Fine parabola

Così Il Foglio, del 25 ottobre, a commento della rinuncia di candidarsi alle prossime elezioni politiche, scriveva:
Nella sua dichiarazione solenne del 24 ottobre, Berlusconi ha detto qualcosa di inaudito per chi ne ha fatto la caricatura fino a oggi: ha detto che Monti si è sempre sottratto alla caccia alle streghe e ha fatto quel che ha potuto, cioè molto, per assicurare una continuità delle idee riformatrici e liberali con cui tutta l’avventura berlusconiana era partita. Una affermazione impegnativa e importante, un contributo di giudizio e di memoria di quelli tanto indispensabili ai giovani quando i vecchi si ritirano (...)Noi siamo solo alla quarta puntata di un romanzo del berlusconismo politico, dal 1994 a ieri, ma tutto il Foglio, nato nel 1996, si è sempre dichiarato senza finzioni e opacità un giornale pilota, o mosca cocchiera, del berlusconismo.
Tre giorni dopo il 28 su Libero, in occasione della conferenza stampa a Villa Gernetto di Berlusconi, per raccontare la sua posizione sulla sua condanna a 4 anni per evasione fiscale, leggiamo:
Il Cav. Spiega che non potrà lasciare l'agone politico poiché deve riformare il Paese e la Costituzione: continuerà in veste di fondatore del Pdl ad avere un ruolo di rilievo nella vita pubblica e politica. Silvio, per inciso, ha già un programma chiaro in testa: abolire l'Imu, riformare il fisco, Giustizia e Costituzione. Di fatto, archiviare l'agenda Monti 'imposta dalla Germania della Merkel'. Il lungo intervento assume toni durissimi. Il bersaglio principale è il governo di Mario Monti: "Stiamo pensando di togliergli la fiducia". L'esecutivo tecnico, ora, è appeso a un filo. Poi le bordate contro Angela Merkel, che "ha forzato il Consiglio dei capi di Stato e di Governo a decisioni che non ho mai condiviso". Riferendosi al celebre episodio del passato, ha ricordato: "I sorrisi di Sarkozy e della Merkel sono stati un tentativo di assassinio della mia credibilità". E ancora, contro Berlino. "La Germania non permise alla Bce di essere una banca a tutti gli effetti per paura dell'inflazione. Gli azionisti internazionali lo capirono".
A pensare che Berlusconi ha governato 8 degli ultimi 10 anni e ora continua a raccontare barzellette in tutti i sensi. Di più salta da una posizione all'altra pensando che gli italiani continuino a bersi tutto. Lui che in questo periodo ha contribuito a rafforzare la casta; quella classe di dirigenti politici che leggiamo tutti i giorni nelle cronache giudiziarie sorpresi a rubare e dediti al malaffare.
Lui di quella schiera di scherani corrotti ne era il modello e il primo rappresentante. Spero che questa parabola politica si chiuda per sempre.

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