martedì, marzo 31, 2015

Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli

Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli è un piccolo agile libro, della Piccola Biblioteca Adelphi, che raccoglie e amplia 7 articoli di fisica pubblicati su Domenica (inserto culturale del Sole 24 Ore).
Questo libro divulgatore di scienza racconta in modo semplice e unitario a che punto è la ricerca nell'affrontare la realtà intima della materia. Intima come le nostre domande personali, i nostri interrogativi soggettivi, le nostre aspirazioni collettive.

Dovremo sapere, con la scienza, che tutto è in relazione, che tutto è collegato cosicché i nostri pensieri, come la nostra materia e come tutto ciò che ci circonda sia riconducibile a continui movimenti di particelle elementari.
Siamo noi della stessa realtà della natura; siamo veri quanto il fatto di essere parte della natura. Noi non siamo separati dalla natura. Sulla terra noi assaggiamo cosa c'è e può succedere nell'universo.
Caso e necessità, tempo e spazio, libero arbitrio e determinismo, Big Bang e Big Bounce: ipotesi e conclusioni che si contraddicono, analisi di laboratorio e osservazioni astronomiche che si sconfessano a vicenda...quasi volessero ribadire che in quello che vediamo e crediamo di sapere non c'è nulla di certo e definitivo, ma dobbiamo cambiare gradualmente la nostra struttura concettuale, e adattarla a ciò che impariamo.

Noi siamo partiti centomila anni fa dall'Africa per arrivare a guardare sempre più lontano. Siamo diventati osservanti osservati della natura, che sembra detenere un privilegio, che -sostiene Carlo Rovelli- non durerà a lungo: 'Penso che la nostra specie non durerà a lungo. Non pare avere la stoffa delle tartarughe, che hanno continuato ad esistere simili a se stesse per centinaia di milioni di anni, centinaia di volte di più di quanto siamo esistiti noi. Apparteniamo a un genere di specie a vita breve. I nostri cugini si sono già tutti estinti. E noi facciamo danni. I cambiamenti climatici e ambientali che abbiamo innescato sono stati brutali e difficilmente ci risparmieranno. Per la Terra sarà un piccolo blip irrilevante, ma non credo che noi li passeremo indenni; tanto più dato che l’opinione pubblica e la politica preferiscono ignorare i pericoli che stiamo correndo e mettere la testa sotto la sabbia.' (pag. 90).

Fa piacere sapere che questo libro sia in testa alle classifiche di vendita; la scienza desta curiosità e questo è un bene.
Il libro di Carlo Rovelli parte dalla prima lezione dedicata alla teoria della relatività generale di Albert Einstein, per proseguire sulla meccanica quantistica, sull'architettura dell'universo, le particelle elementari, la gravità quantistica, la probabilità e il calore per concludere con domande e risposte che rimandano alla filosofia e alla poesia...e già, sono spesso i fisici a metterci in contatto con la trascendenza e per concludere l'autore ricorda la poesia dal De rerum natura di Lucrezio:
'... siamo tutti nati dal seme celeste;
tutti abbiamo lo stesso padre,
da cui la terra, la madre che ci alimenta,
riceve limpide gocce di pioggia,
e quindi produce il luminoso frumento,
e gli alberi rigogliosi,
e la razza umana,
e le stirpi delle fiere,
offrendo i cibi con cui tutti nutrono i corpi,
per condurre una vita dolce
e generare la prole...' (II, 991-997)

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