giovedì, agosto 13, 2015

Una risposta scientifica al problema dell'emigrazione di massa

L'emigrazione di carattere epocale di tanta parte della popolazione africana verso l'Europa, come sta avvenendo in questo periodo storico, potrebbe essere letta come forza naturalista inserita nell'evoluzione darwiniana.
La ricerca di sopravvivenza e per un bilanciamento dello sfruttamento delle risorse -ora ad appannaggio dell'occidente- nonché per un apporto di sangue nuovo in una popolazione europea sempre più vecchia, ha nel quadro delle leggi naturalistiche la sua ragione intrinseca.

Gli spostamenti di gioventù, in particolare di donne fertili, da una parte di zone povere e a rischio di vita diventano incontrastabili. Cosa fare? Per l'animale uomo è indubbio che la sua cultura ha acquisito una dimensione di nuova natura. Sarà proprio la sua cultura a dare una risposta adeguata e non cruenta utile a fronteggiare questa fase epocale.
Naturalmente dipenderà dall'uomo quale tipo di cultura scegliere di adottare. Se saprà essere saggio la risposta culturale giusta dovrà essere quella della solidarietà e della condivisione delle risorse. La cultura umana ha trovato proprio nella socializzazione e nell'apertura delle comunità la dimensione che le ha permesso di progredire -seppure con diverse fortune dovute proprio all'alternarsi di culture di chiusura a quelle di solidarietà.
L'uomo ha trovato nella cultura della costruzione sociale condivisa la maniera non solo per sopravvivere, ma anche per progredire. L'incontro pacifico tra uomini ha permesso di sviluppare idee e superare immani difficoltà. Le più grandi e ricche comunità di oggi sono quelle dove si sono incontrati gli uomini più diversi. Quelli che provenivano da zone lontane con caratteristiche etniche molto differenti.

Ecco allora che se sapremo fare ricorso alla cultura più vera dell'uomo riusciremo a superare, non solo indenni quelle che ora vediamo come difficoltà, ma a scoprire i valori fondamentali del suo essere.
Non ci saranno economie astruse, legate al consumo di materie e ricchezze a scapito di qualcuno o qualcosa, ma economie vere: dove l'eco non verrà scambiato con l'ego. A noi la scelta.

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