giovedì, giugno 25, 2020

Serotonina di Michel Houellebecq


mia recensione al libro; Serotonina

Il libro 'Serotonina' di Michel Houellebecq potrebbe chiamarsi 'la ricerca della felicità perduta'...ma quale felicità cerca il protagonista del romanzo di Houellebecq -che non si discosta agli altri dello stesso autore? Già, perchè la caratteristica del protagonista del romanzo 'Serotonina' è quella della difficoltà ai rapporti umani accompagnata da una costante depressione che in questo caso è combattuta dal farmaco; una pastiglia di Captorix a base di serotonina, appunto. Depressione e solitudine, che a dire il vero accompagnano molte persone nella società odierna, e allora cambiano le dinamiche e in base al background culturale cambiano le chimiche insieme ai pensieri.
Il libro quindi score con il racconto in prima persona di Florent-Claude Labrouste, il protagonista, del cammino verso l'annientamento tra amori mancati, amori sofferti, amori finiti e possibilità rese vane. Ad esempio l'amore unico e mai scordato quello per Camille. Un amore che procura sogni di normalità ed è proprio quella che impaurisce il protagonista; come la paura di invecchiare...in sostanza la vera incapacità di affrontare nella vita.
Non manca poi la componente sessuale che è la benevolenza di un Dio che ha previsto l'umano troppo umano.
E così basta la citazione di Baudelair: 'Quando il cuore ha ormai fatto la sua vendemmia vivere è un male' per chiudere una vita bislacca.
Il Captorix aiuta. Ma io in sostanza avendo scritto 'Bourbon & Viagra' la penso in un modo godereccio. A Florent-Claude non resta che il rimpianto e il condizionale: 'un parrebbe di sì' finale. Amaro.

Nessun commento: