venerdì, maggio 11, 2007

Cani e gatti al family day

Non si è mai parlato tanto di famiglia da quando sono entrati in scena i DICO, ovvero la norma di legge che vuole estendere i diritti alle coppie di fatto. Il fatto è che nessuno vuole mettere in discussione la famiglia, ci mancherebbe. Nessuno vuole impedire a chiunque di sposarsi, a che pro? Nessuno attacca la famiglia come istituzione o come base naturale della costituzione della società umana, non è così dappertutto? Il concetto di famiglia va al di là delle credenze religiose, statuali o filosofiche, allora? Perché tanta paura e richiami? Sembra che i cattolici siano atterriti da una regolamentazione che estende una parte dei diritti anche a chi non ha stipulato nessun contratto religioso o civile…forse per loro anche solo religioso.
Ricordo che tempo fa qualcuno aveva proposto di iscrivere nello stato di famiglia anagrafico, anche gli animali domestici che convivono nel nucleo famigliare. Cani e gatti iscritti, a tutti gli effetti, come componenti famigliari: che cosa bella. Chi ha un animale in casa sa quanto questi siano parte vera della famiglia. Attorno a questi animali spesso ruotano sentimenti e loro stessi ne sono, in certi casi, un veicolo di senso dell’unione. Parole grosse? Forse, ma dove circola affetto, sentimento di unità, di fedeltà, di aiuto reciproco, là è una famiglia. Si potrebbe prefigurare famiglia anche l’unione di un uomo ed un cane…troppo? Intanto si nega l’essere famiglia ad un uomo ed una donna che convivono. Tanti discorsi, dibattiti per nascondere un altro senso dell’amore. La famiglia, il suo concetto, riceve attacchi da altre situazioni, che sono di carattere economico e sociale. Non certo morale o legati all’estensione dei diritti legali.
A proposito se ci saranno alla marcia del ‘family day’ cani e gatti, fateci un pensierino: anche loro sono per la famiglia…la grande famiglia cui conta solo volersi bene.
Pubblicato sulla rubrica ITALIANS e sul quotidiano Il SecoloXIX

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