venerdì, agosto 15, 2008

Estate dei divieti

La prima estate del quarto governo Berlusconi si è caratterizzata per la sfilza di divieti attuata dai sindaci in base al decreto governativo sulla sicurezza che gli conferisce i poteri di ‘sceriffi’.
Così le proibizioni non si sono fatte attendere e ognuno ha trovato un suo modo di intendere la sicurezza.
Volete qualche esempio?
A Lucca è proibito far fa mangiare ai piccioni: può costare fino a 500 euro di multa. A Eboli c’è la stessa cifra di multa per le effusioni amorose in auto. A Genova non si può passeggiare con una bottiglia di bevanda alcolica in mano, tra i carruggi del centro storico. A Lavagna multa di 250 euro a chi si avvicina alle prostitute. A Forte dei Marmi, cuore della Versilia chic, è vietato tagliare l'erba nel weekend o nelle ore pomeridiane. A Positano e Capri è vietato camminare con gli zoccoli. Troppo rumorosi. In alcune spiagge non si può abbandonare il telo mare per prenotare il posto. A Viareggio è proibito appoggiare i piedi sulle panchine sulla passeggiata del lungomare a qualsiasi ora del giorno. A Voghera invece non ci si può sedere dopo le 23. A Novara, vietato sostare in più di due persone nei parchi pubblici dopo le 23.30. Multa da 25 euro a 500. Niente massaggi da personale ambulante sui litorali toscani e romagnoli. Multa da 2 mila euro a 10 mila. Ad Eraclea, Venezia, è vietato anche costruire castelli di sabbia, perché ostruiscono il passaggio ai bagnanti e non si possono scavare buche.
A Mintumo, Latina, non si possono usare i risciò a pedali sul lungomare nei fine settimana di luglio e in tutto il mese di agosto. Multa 500 euro
Proibiti i massaggi in spiaggia, richiedere l’elemosina in centro città, fare volantinaggio in spiaggia…
Mi fermo qui poiché chissà ancora quanti divieti si aggiungeranno a questi elencati. La cosiddetta ‘tolleranza zero’ è certo che soprattutto abbassa l’intelligenza.
Buon ferragosto

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