giovedì, novembre 12, 2009

Questo processo non s'ha da fare

Questo processo non s'ha da fare, né domani né mai. E i 'bravi' si sono messi subito al lavoro. Ghedini, Pecorella, Alfano e tutta l'armata compatta dei soldati parlamentari sono all'opera per trovare gli escamotages per far sì che il processo Mills non abbia luogo.
Quando un potente, un padrone ordina ecco che i servitori ben renumerati si mettono a disposizione e non serve che si tradiscano i principi generali, le norme etiche e di uso comune; quello che importa è ribadire che l'uomo ricco e potente non è un semplice cittadino è il domino su cui deve girare il mondo.
Quale senso ha l'accelerazione di decreti legge e riscrittura di norme legislative se non quella di fermare la giustizia?
Sarebbe meglio scrivere una postilla che quel tale signore che si chiama 'nome e cognome' non è soggetto alle leggi normali. Questo sarebbe il modo per salvare il diritto uguale per tutti. Se si stabilisse che non vale solo per uno, almeno sappiamo che per tutti gli altri vale. Così quando finirà il passaggio terreno per quel signore tutto ritornerà normale e funzionante.
Diversamente come trovare altri bravi e soldati parlamentari pronti a riscrivere in pochi giorni tutto in termini diversi? Uguali a quelli già esistenti?

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