sabato, dicembre 05, 2015

This Changes Everything – Capitalism vs the climate. Libro e Documentario di Naomi Klein & Avi Lewis

Naomi Klein e Avi Lewis hanno fatto un nuovo documentario dal titolo: 'This Changes Everything, ovvero 'Questo cambia tutto'.
Il titolo del documentario è il titolo omonimo di un libro della Klein- che a dire il vero ha in aggiunta nel sottotitolo la frase: Capitalism vs the climate (Capitalismo contro il Clima). Questo documentario ne segue un altro, girato nel 2004 sempre dalla stessa coppia -marito e moglie nella vita- canadese, anch'esso tratto da un libro della stessa Klein che si intitolava: The Take (La presa). Quel film documentava l'autogestione delle fabbriche argentine da parte degli operai nel periodo successivo al disastroso collasso economico del 2001. Il racconto verteva nel seguire l’iter giudiziario e il dramma umano attraversato dagli ex-operai di una planta, una officina produttrice di componenti per auto. Nel tentativo di vedersi riconosciuto dal giudice il diritto a gestire da soli la fabbrica, il film attraversa il periodo nero dell'Argentina, dalla fuga del corrotto Menem all’elezione di Kirchner. Anche in quel caso si ipotizzava una alternativa al capitalismo.

Ora il nuovo documentario, fuori dalla retorica allarmistica sul cambiamento climatico, riporta la storia, la narrazione della resistenza di alcune comunità al cambiamento. Girato in diversi continenti per un periodo di tre anni, il documentario 'Questo cambia tutto' esamina dei casi in tutto il mondo, dove l'attivismo di comunità sia riuscito a rispondere all'impatto del cambiamento climatico voluto dal capitalismo.

Si racconta delle sabbie bituminose di Alberta in Canada (città natale di Klein), dove il terreno di copertura è stato spogliato da cose fastidiose come alberi, erba, terra, argilla...per centinaia di migliaia di miglia quadrate per raggiungere le riserve di petrolio sotto. Ancora di molti accadimenti come ad esempio: di una coppia di allevatori in Montana che sta combattendo contro una società petrolifera la cui linea di petrolio rompendosi ha inquinato l'acqua che alimenta il loro allevamento di capre; dei residenti di New York sfollati per l'arrivo dell'uragano Sandy; dei pescatori indiani la cui acqua è stata inquinata da una società elettrica a carbone...
In tutto sette ritratti di comunità in prima linea nella lotta al surriscaldamento del pianeta, dal Canada alla Cina, dalla Grecia all’India e oltre. Queste storie si intrecciano alla narrazione di Naomi Klein che svela i nessi tra il surriscaldamento globale e l'attuale sistema economico. A dimostrazione di come l'incontrollato 'sviluppo', dovuto al capitalismo, porti a distruggere il pianeta e che invece grazie ad alcune iniziative di base si abbia iniziato a combattere tutto ciò dandoci l'opportunità di affrontare e correggere il sistema disumano creato dal neoliberismo. Capitalismo contro il clima. Appunto.

Insieme al tema del clima cresce anche il tema della giustizia sociale, dell'ordinamento economico da cambiare...insomma tutto quello che attraverso ognuno di noi può fare e può contribuire per salvare la Terra.
Un bel programma di diffusione della consapevolezza senza incutere scenari apocalittici, ma servendosi di una ragionevole maniera di quanto è possibile fare da subito. Un bell'esempio per dare speranza a tutti che cambiare si può.

Uscito in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival e nelle sale di tutto il Canada il 6 ottobre scorso è pronto per essere visto in questo periodo in tutto il mondo, proprio in occasione della Conferenza mondiale sul Clima (Cop21) che si svolge dal 30 novembre all'11 dicembre a Parigi. In Italia il documentario è uscito il 2 dicembre in 51 sale e con poca pubblicità. Un vero peccato poiché, oltre ad essere un documentario di denuncia, ha anche un contenuto didattico poiché spiega cosa può fare ognuno di noi per salvare il pianeta Terra.

1 commento:

Luigi Fasce 41 ha detto...

Tra i tanti autori che si cimentano con competenza professionale l'ultimo che ho rintracciato ieri presentato da pane quotidiano della concita De Gregorio Rai 3 ore 12,45 il libro di Silvestrelli lapidario il titolo 2°C, ovviamente da leggere ... ma sono i libri di Naomi Klein che dobbiamo avere come bussola per il nostro impegno politico perché la Klein evidenzia in modo lampante che il disastro ambientale fino oramai sul ciglio del baratro per l'umanità sia causato dalla follia neoliberista le cui due corporations: petrolio e armi.
Ci sono due modi di approcciare l'ambientalismo, l'uno sganciato dalla questione del modello economico e l'altro invece che lo implica totalmente. Se l'economia è in mano a pazzi stranamore di petrolio e armamenti e la politica si fa prona ebbene non ci sono speranze ... occorre che la politica spero di sinistra e non di destra reazionaria mette il freno a questi pazzi distruttori in tempi rapidi. Luigi Fasce - Genova - www.altraliguria.it