sabato, settembre 03, 2022

La mia partecipazione al Maurizio Costanzo Show

Sono passati trent'anni da quando partecipai al Maurizio Costanzo Show come ospite invitato dalla sua redazione. Vi andai con mia figlia e furono due giorni a Roma molto piacevoli. L'occasione scaturì dopo una mia lettera a commento di una puntata della trasmissione dove una ragazza, sostenuta dalla madre, malediva il proprio padre. Quel fatto mi fece annotare alcune considerazioni: la programmazione parentale e l'imprinting materno. Mentre esponevo questi argomenti sul palco, Maurizio Costanzo mi chiese se avevo la figlia in sala; risposi di si, infatti mia figlia era seduta in prima fila. A quel punto Costanzo chiese di passare un microfono a mia figlia Chiara. Non credevo al fatto: lei prima della trasmissione mi aveva detto di non dire nulla su di lei e che si sarebbe mescolata nella sala del teatro dei Parioli insieme all'altro pubblico, dove avvenivano le registrazioni. Invece eccola lì in prima fila sicura e disinvolta con il microfono in mano a rispondere alla domanda di Costanzo: 'Com'è suo padre?...'Noioso', fu la risposta. In un attimo Chiara aveva fatto cadere tutta la mia prosopopea e mi riportò alla realtà che vedeva lo scarto generazionale e interpretativo tra mia figlia – che allora aveva compiuto appena i 18 anni- e me. La sala proruppe in un applauso. Ero stato abbattuto. 'In che senso è noioso', proseguì Costanzo, e mia figlia rispose: 'Ripete sempre le stesse cose...'. Toccato! 'Esempio?' proseguì Costanzo. ''Mi dice spesso spegni la luce'. Appunto interloquii: 'Se non la spegni te lo ripeto...'. Ma ormai il messaggio della mia noiosità era passato. Ricordo che prima che andasse in onda la trasmissione Costanzo mi volle conoscere e così andai nel suo camerino del teatro. Lì vidi per la prima volta una biondina seduta sul divano con un cane lupo in braccio: era Maria De Filippi non ancora famosa conduttrice; era la nuova compagna di Costanzo. Ricordo che parlammo delle elezioni politiche che ci sarebbero state di lì a poco e della candidatura del direttore di quel periodo de Il Secolo XIX Carlo Rognoni, che poi aiutai a far campagna elettorale portandolo in giro nel mio quartiere di Genova Carignano. Ospiti di quella puntata erano Arturo Brachetti; il cantante Sergio Caputo e la soubrette di 'Non è la RAI', Yvonne Sciò. Ricordo che qualche anno dopo ad una Festa dell'Unità riincontrai Sergio Caputo che dal palco mi dedicò una canzone. Furono belle e contrastanti emozioni, che a distanza di moltissimi anni voglio ricordare. Di quell'evento televisivo avevo una videocassetta che non trovo più; per questo ho voluto raccontare quell'episodio. Diversi anni dopo fui nuovamente contattato dalla redazione del Costanzo Show per un mio scritto pubblicato su la Repubblica; riguardava la scuola e la mia esperienza. Ci fu un interessamento per la mia partecipazione, ma poi non se ne fece nulla. Comunque un bel ricordo.

Nessun commento: