domenica, luglio 14, 2024

Volume secondo: 'Articoli & Lettere, Scritti pubblicati' di Giorgio Boratto

Ecco un assaggio degli scritti pubblicati che fanno parte del secondo volume dei 4 libri pubblicati da Amazon.it. In questo volume 'Articoli & Lettere, Scritti pubblicati – Volume 2' sono pubblicati scritti che vanno dal 2003 al 2006; per un totale di 414 pagine. Il volume più corposo e ricco di articoli. Sono scritti, lettere e articoli vari. Di questa raccolta ne propongo in questa segnalazione 6, che a distanza di molto tempo conservano una certa attualità. Oltretutto sono pescati a caso.
Fisici e spirito -pag.30-; Emigrare- pag 96-; Fascismo male assoluto – pag.122-; Quando i ricchi erano ricchi...-pag.123-; Satira: i proiettili dell'intelligenza -pag.147-; Piccole cose per cambiare il mondo –pag.272-; Serial killer italiani -pag.309-.
Il libro è acquistabile al link:
Amazon.it: Articoli & Lettere Scritti pubblicati di Giorgio Boratto: Volume 2 (anni 2003-2006) - Boratto, Giorgio - Libri
Buona lettura

FISICI E SPIRITO
Capita spesso che siano i fisici a metterci in contatto con lo spirito. La fisica nasce come lo sforzo di scoprire la costituzione reale delle cose e per questo è in comunanza con i mistici e i filosofi della scuola di Mileto. Se poi entriamo nella fisica subatomica, allora lo spirito è di per sè la materia prima. Quale concezione abbiamo dell'atomo, che nessuno ha mai visto fisicamente, se non facendo una operazione spirituale? Abbiamo dato forma ad una astrazione disegnando un frammento di universo: un pianeta - nucleo con i satelliti - elettroni. Una conferma di come l'infinitamente piccolo assomiglia all'infinitamente grande.
Io sono rimasto, pur essendo un profano, molto colpito tempo fa, quando un genovese, M. Macrì e un olandese, W. Oelert riuscirono a rendere "osservabile" l'antimateria. Si era riusciti con un acceleratore molto grande (di diversi chilometri) a fare scontrare delle particelle atomiche (infinitamente piccole) e quindi conoscere le loro proprietà, comportamenti e sintomi. Allora l'antimateria esiste, pensai; pensai, ma allora esiste il nulla? Per me era una scoperta sconvolgente, la più importante del secolo dopo il principio di relatività di Einstein. C'era nella scoperta anche la riconferma della stessa simmetria misteriosa che accompagna tutte le cose, e ha generato il concetto di bello anche nella materia subatomica: ecco allora ad ogni particella accompagnarsi una anti-particella. Ecco allora ritornare il "Panta rei" di Eraclito che considerava il continuo scorrere delle cose, la loro trasformazione, una unità dei contrari. Nel frattempo abbiamo diviso la materia dallo spirito, l'anima dal corpo e ci siamo persi nel dualismo del pensiero occidentale. Con la scoperta dell'antimateria abbiamo riscoperto l'unità e per me anche un non-luogo, ma non un nulla, un posto dove le cose non sono ma stanno per diventare; il luogo del silenzio, il luogo dove prende forma il pensiero...Un posto di passaggio, di sospensione, di silenzio ma non di vuoto...forse il centro dell'anima.
Il Secolo XIX 23/9/2003

EMIGRARE
Da sempre niente di più che la fame fa camminare il mondo. Oggi ancora, sono gli emigranti in cerca di pane. Nessuna ricchezza sposta le anime, sposta le cose: quella sposta merci, sposta i sogni; con quella ci si può pure fermare. Poi gli appetiti ci possono spingere oltre; allora sono le brame, gli egoismi e un cattivo senso dell'immortalità a farci allontanare nel tempo, mantenendoci però fermi in un punto solo della Terra per far gridare: è mia. Oggi eppure, emigrano ancora gli eserciti sull'onda delle guerre: entrano in case altrui con un fucile in mano, dopo aver fatto scaricare bombe dai cieli.
Questi soldati vengono a portare il loro ordine, quel senso che si chiama democrazia.
Restate chiusi a casa, paiono dire i capi degli eserciti in arme, veniamo noi da voi.
Si costruiranno nuovi recinti. E tu da che parte stai? Dove c'è la sofferenza ci sono i nostri fratelli…così ci avevano insegnato da ragazzetti. Dai non fare lo stupido: di qua è meglio.
Quella terra può essere nostra. Allora tenetela tutta quella terra, essa servirà a ricoprire la bara.
Il Secolo XIX 22/10/2003

FASCISMO MALE ASSOLUTO
A mio parere Gianfranco Fini ha fatto bene a trarre una considerazione filosofica sul fascismo ritenendolo giustamente un "male assoluto". Ricordo a tale proposito un'affermazione, credo dello storico tedesco E. Nolte: "Il fascismo non fu solo un fenomeno politico ma il più grande attacco alla trascendenza dell'uomo, alla sua capacità di evolvere".
Per questo il fascismo si può ritenere un "male assoluto" e, seppur inserito storicamente come una reazione al comunismo, ha proprie radici originarie nella psicologia infantile dell'uomo. Il contrasto al comunismo, alla sua ideologia non può spiegare come il fascismo con il nazismo abbia potuto esercitare tutta la devastazione culminata con l'olocausto e la guerra. Il fascismo come nemico dell'umanità e alla sua fratellanza universale - l'opposto del cristianesimo - è sinteticamente descritto nella teoria della psicologa inglese Melanie Klein: "L'uomo nasce cattivo e passa la vita cercando di diventare buono. Non sempre ci riesce". Il fascismo è quindi frutto di un bambino viziato, egoista, bisognoso di una guida autoritaria e punitiva; ha bisogno di un duce che lo conservi tale, gli dica quali giocattoli comprare e soprattutto con quali nemici giocare alla guerra.
Mentre il comunismo passa, è passato e passerà, il fascismo c'è, rimane e rimarrà…con Fini e senza Fini.
Italians 29/11/2003

QUANDO I RICCHI ERANO RICCHI...
Quando i ricchi erano ricchi, i ricchi erano bianchi di carnagione e i poveri abbronzati; si sa, i poveri lavoravano nei campi e allora si abbronzavano. Poi i poveri hanno cambiato lavoro e sono diventati bianchi e allora i ricchi si sono abbronzati e questo per tutto l'anno: d'inverno vanno ai Caraibi o a fare trekking nel deserto. Allora anche i poveri si sono di nuovo abbronzati: fanno le lampade con gli ultravioletti ma si vede che nel week end erano in giro per l'Ikea…
Quando i ricchi erano ricchi, i ricchi erano grassi e i poveri magri; si sa, i poveri non avevano molto da mangiare. Poi i poveri con il tempo hanno avuto a disposizione molto cibo e sono diventati grassi e allora i ricchi sono diventati magri: mangiano poco e biologico, comprano cibi dietetici e fanno massaggi e palestra. Allora anche i poveri ora cercano di dimagrire: comprano elettrostimolatori in TV, tisane, pillole e scioglipancia da novelle Wanna Marchi in Tv ma non ci riescono…
Questo è un breve ritratto delle distinzioni di classe che esistono sempre; però si tenta sempre di imitare i ricchi - come se fossero un bell'esempio, anzi ci uniformiamo a modelli che annullano queste differenze. Ma si sa che qualcuno vuole sempre distinguersi…
E così un ricco (a dire il vero il più ricco) è diventato padrone dell'Italia promettendo che con lui saremmo stati tutti bene: infatti, guardando lui, non serve più essere magri, per abbronzarci basta un fondotinta, non bisogna essere neanche tanto alti, lui è soprannominato "nano pelato" e quindi non servono neanche i capelli, non parliamo poi di vacanze a uno che lavora 14 ore al giorno e di pensione? Figurarsi è quasi settantenne e non ci pensa. Ecco abbiamo la mediocrità al potere; con lui possiamo aspirare al "basso" in tutti i sensi, non serve neppure tanta cultura e le fregnacce si possono sempre smentire: hanno frainteso, scritto male, capovolto il pensiero…
Maledetto pensiero, volete vedere che questo ricco ce l'hanno mandato apposta per depistarci? Per toglierci i riferimenti? Per dirci che i ricchi non esistono? Abbronzati o no, ridenti o tristi, nani o pelati siamo tutti poveri e se lo vogliamo imitare poveri lo siamo due volte: anche di spirito.
Il Secolo XIX-Namir e Italians 8/12/2003

SATIRA: I PROIETTILI DELL'INTELLIGENZA
Ricordo la campagna di M. Costanzo "Vietato Vietare", si riferiva alle telepromozioni, ma nella sostanza il celebre conduttore la indirizzava contro la censura di qualsiasi tipo: "devono essere gli spettatori a decidere cosa guardare e cosa no". Ora con la soppressione della Guzzanti, il CDA della RAI attua una censura da autentico regime. D'altronde quello di far cessare certi spettacoli, chiudere alcune trasmissioni, mettere il veto a giornalisti e autori, è una prerogativa di questo centrodestra politico.
Cosa possiamo sperare? Non sarà certo "Striscia", "Le Jene" o "Mai dire Domenica" le sole trasmissioni di satira televisiva. Oltretutto quelle trasmissioni hanno un fondo d'ambiguità propria della TV commerciale: come vendere telefonini, auto, biscotti e poi prendere in giro quel potere che è padrone degli spot pubblicitari; tutto per vendere insomma.
Poi la satira è prevalentemente di sinistra e questo disturba la destra. La ragione della prevalenza di sinistra nella satira è che il potere nella sostanza è sempre stato di destra. Intendiamoci, c'è qualcuno che pensa che non comandino i soldi? Che Berlusconi non comandi? E che prima non comandava Agnelli, Pirelli o la Confindustria? D'accordo prima i politici si ritagliavano con quel potere le tangenti ma ora è forse cambiato qualcosa? Non sono sempre gli stessi al potere?
La satira così si trova a fare ridere sbeffeggiando il solito potere, e cosa fa più ridere di un potente che inciampa? Che maschera la sua fame con trucchetti, leggine e avvocati? Niente di nuovo: per i potenti senza ironia le risate in faccia sono il maggior pericolo, sono proiettili di intelligenza che a loro manca.
Italians 8/9/2003 Wema.it 12/9/2003

PICCOLE COSE PER CAMBIARE IL MONDO
Girando per Internet ho trovato un sito web- http://www.wearewhatwedo.org/ - che riportava le 50 cose utili da fare per cambiare il mondo. Erano piccole cose riferenti a comportamenti quotidiani, che se modificati potevano trasformare il ciclo dei consumi evitando gli sprechi, e innestare un circolo virtuoso di disponibilità verso gli altri, di cortesia e attenzione, dandoci coscienza che con quello che facciamo si può davvero cambiare il mondo.
Ho pensato che 50 cose fossero un po' troppe da seguire e ricordare, allora ho cercato di fare una sintesi e le ho ridotte un po'. Così sono divenute 13. Eccole:
1- Sorridi e rispondi ai sorrisi. Per sorridere si usa la metà dei muscoli che servono per aggrottare la fronte, ma sorridere fa sentire te e gli altri due volte meglio
2- Usa i trasporti pubblici e cerca di camminare di più; farai bene a te stesso e all'ambiente. Per mantenerti in forma usa le scale e non l'ascensore.
3- Passa un po' di tempo con una persona anziana. Le persone di altre generazioni sanno cose che tu non sai. Poi leggi una favola ad un bambino quelle sensazioni, che hai vissuto tu da piccolo ascoltandola, è giusto che ora le trasmetti.
4- Dona il sangue e iscriviti all'associazione di donatori di organi. Moltissime persone potranno essere salvate dalla morte. 5- Guarda meno la TV; accendila solo quando sai che programma guardare. Poi leggi più libri non dimenticando dopo di donarli agli amici. Ricicla i tuoi libri o 'abbandonali' alla lettura degli altri.
6- Iscriviti ad una associazione di volontariato e dedica un po' di tempo ad ascoltare gli altri. Non devi risolvere i problemi del prossimo, basta che gli dai la possibilità di esporli.
7- Rifiuta le buste di plastica e adotta lampadine a basso consumo energetico. Inquinamento e spreco d'energia diminuiranno subito. 8- Compra i prodotti del commercio equo solidale. Sono più convenienti e garantiscono condizioni di lavoro dignitose e condizioni commerciali eque agli agricoltori e ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo.
9- Presentati e scambia i numeri di telefono con i vicini di casa o abitanti del tuo quartiere. Stabilire rapporti amichevoli con i vicini aiuta a creare un clima migliore.
10- Chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti. Lasciandolo aperto si sprecano migliaia di litri d'acqua ogni anno.
11- Fai qualcosa che credevi di non saper fare. Finchè non ci provi, non puoi sapere se davvero non ne sei capace. Fai e impara anche cose nuove. Diffondi le idee che secondo te lo meritano, mettendole in atto ma anche parlandone con altre persone.
12- Ricicla tutto quanto è possibile: computer, cellulare, occhiali. Usa il foglio di carta da entrambi i lati e pianta un albero ogni anno. 13- Abbraccia le persone a cui vuoi bene. Chi ti vuol bene desidera essere toccato; poi comunicaglielo, dire ti voglio bene fa girare l'amore. Elogia anche le persone che ammiri e hanno fatto qualcosa di bello, le incoraggerà a farlo di nuovo.
Ultimo consiglio: fatele girare
Mentelocale.it 22/7/2005

SERIAL KILLER ITALIANI
Ho sempre pensato che il serial killer fosse quel personaggio che veniva smascherato e ucciso un momento prima del telegiornale della notte; che fosse l’interprete omicida dei film trasmessi in tv. Credevo anche che il serial killer fosse un prodotto specificatamente americano…ma con il libro di Gordiano Lupi, Serial killer italiani, edito da Editoriale Olimpia Firenze, non solo scopro che l’omicidio seriale è sì, un problema soprattutto del Nord America -dove possiamo contare addirittura l’80% di tutti i serial killer del xx secolo- ma anche quanti assassini seriali hanno accompagnato la storia italiana negli ultimi cento anni.
Io sapevo di Jack lo squartatore a Londra, avevo sentito parlare del cannibale di Milwaukee, Jeffrey Dahmer, di Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio; sono arrivato a conoscere i genovesi Minghella e Bilancia, ma mai avrei pensato a tutti quei pazzi omicidi che compongono l’elenco, fatto in modo dettagliato, del libro.
Gordiano Lupi con questo libro ha fatto un grande lavoro di ricerca e dobbiamo essergli grati di ricordarci  come questi assassini siano tutti uniti da comportamenti simili. Ci sono molti caratteri comuni che saranno determinanti nello scatenare i crimini più violenti e le aberrazioni devastanti dei delitti commessi in serie. La storia dei carnefici ci farà comprendere come le loro vittime siano frutto anche di violenze da loro stessi conosciute nell’infanzia. Le deviazioni sessuali, le privazioni affettive, la mancanza di cultura sono l’humus comune per generare quello che la comunità solitamente definisce i ‘mostri’. L’elenco dei criminali omicidi inizia con Antonio Boggia e Vincenzo Verzeni, che agirono a metà dell’800, per arrivare ai giorni nostri con Ludwig, la Uno Bianca, il mostro di Firenze, Donato Bilancia, Unabomber ed in ultimo le Bestie di Satana. Nel finale l’autore ci mette in guardia ricordandoci come molti serial killer potenziali vivono attorno a noi e sono pronti a scatenare la loro furia omicida: la struttura della nostra società è anch’essa uno dei molti fattori legati al tragico fenomeno.
L’autore Gordiano Lupi poteva metterci del suo nello scrivere la scheda biografica di ognuno dei serial killer; egli oltre che editore (Edizioni IL FOGLIO di Piombino) è anche scrittore di noir, ma analizzando la realtà si scopre che batte la fantasia. Così Gordiano Lupi fa suo il motto di Stephen King: ‘racconta solo la verità e non inganni il lettore’. Amaramente leggendolo possiamo dire: tutto vero.
Mentelocale 8/10/2005

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