venerdì, gennaio 02, 2009

2009...fine del berlusconismo

Il ventennio berlusconiano- perché quando finirà il suo attuale ciclo di governo si conteranno purtroppo 20 anni del suo protagonismo- è iniziato con promesse di miracoli e sogni di ricchezza, ma si conclude con una crisi economica senza precedenti, che porterà molta miseria. Berlusconi, l’uomo che ha portato in Italia la televisione delle tette, dei culi e delle pajette, l’uomo della televisione tutta a colori, si trova a gestire il grigio più grigio: quel mondo colorato e illusorio rimane solo sulla televisione. Non pensate che quest’uomo, che incarna quello che era già stato seminato nella società ai tempi di Craxi, sia stato una iattura per l’Italia? Il ventennio fascista italiano è finito con una in tragedia…speriamo però che una ‘liberazione’ anticipata, un nuovo 25 aprile, ci salvi da questo nuovo ventennio.
Qualcosa però cambierà naturalmente. Con la crisi il berlusconismo, al di là del principale referente, finirà insieme ai suoi simboli: il potere dell’apparire ad ogni costo, il potere mediatico della televisione, i ricchi rampanti e ignoranti, le veline star, i politici affaristi e ‘manager’, l’impunità della ‘casta’ e le ‘toghe rosse’…con il tutto quanto fa spettacolo.
L’anno 2009, appena iniziato, potrebbe risultare decisivo nel far saltare con tutte le ‘balle’, raccontate da Berlusconi, anche il berlusconismo. La notizia che il fabbisogno del settore statale chiude il 2008 a quota 52,9 miliardi di euro, in deciso rialzo rispetto ai 26,5 miliardi del 2007 è una notizia che dice da sola tutto. I ‘tagliatori’ di spese e tasse sono riusciti a raddoppiare in un anno i debiti d’Italia ed è solo l’inizio.

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