venerdì, settembre 06, 2019

Platone È Meglio Del Prozac di Lou Marinoff

Risolvere problemi esistenziali è sempre stato uno degli argomenti che hanno interessato la filosofia poi certo nel tempo è intervenuta la psichiatria e la psicoanalisi, ma certo è che queste ultime pratiche hanno raggiunto i propri limiti estremi quanto a capacità di risolvere problemi esistenziali. Quindi con un approccio pragmatico, tipico della cultura americana, Lou Marinoff ha scelto di tornare alla scienza filosofica e all’aiuto dei grandi pensatori del passato per indicare una via saggia che usi quel sapere nella loro competenza di logica, etica, valori, significato, razionalità, formulazione di decisioni in situazioni di conflitto, di rischio e l’intera gamma di complessità che caratterizzano la vita umana per aiutarci a vivere meglio. Il pragmatismo concezione prettamente americana: solidità, scarso ingombro, praticità. Se qualcosa è buono per te, vuol dire che è buono. I pragmatisti originari americani avrebbero senz’altro approvato la consulenza filosofica: aiuta la gente, e dunque è pragmaticamente valida.

Quindi il libro di Lou Marinoff, 'Platone è meglio del Prozac' offre ai lettori alcuni frutti della prassi filosofica. Per questo motivo la filosofia viene tolta dai contesti teorici, ipotetici, speculativi per essere applicata alla quotidianità. La filosofia quale elemento di dialogo è senz'altro utile per affrontare i problemi del momento...infatti l'autore è perentorio: 'le persone hanno bisogno di dialogo e non di diagnosi!'.

La psicologia diventata nel frattempo sempre più collegata alla Scienza e alla medicina si è allontanata dalla filosofia dimenticando che si debba rispondere in ugual modo alle domande esistenziali: che cosa fa muovere un essere umano? Si tratta di volontà razionale o di riflesso condizionato? Se intervengono entrambi, come interagiscono? Per arrivare a quelle più importanti: Chi sono? e che cosa è a farmi quel che sono? Che senso ha la vita? Perché sono qui? Perché dovrei fare la cosa giusta? E che cos'è la cosa giusta? Non sono domande facili, ma disporre di migliaia di anni di riflessione filosofica ci offre un vantaggio.

Inoltre è ormai assodato che una terapia psicologica è per di più un'arte e questo è da considerare anche una consulenza filosofica; per questo motivo non sono necessari medici per attuarla. La medicina è tuttora una via di mezzo tra scienza e arte. La medicina secondo Ippocrate è l’arte di ristabilire l’equilibrio, l’armonia, la salute.
Intuizione, empatia e competenze empiriche guidano questa arte che oggi viene accompagnata da tomografia assiale computerizzata, ricoveri ospedalieri, chemioterapia, tecniche di visualizzazione, elettrocardiogrammi, consulti medici...ecc.

La consulenza filosofica è così una terapia per sani...come d'altronde per tutti noi.
A pagina 19 l'autore scrive: 'Generalmente ci aspettiamo di essere accettati nonostante le nostre varie idiosincrasie e deficienze, e se non c’è ragione di vedere in questi difetti qualcosa di anormale (è la perfezione a essere anormale), non c’è neppure motivo di considerare il cambiamento al di là della propria portata. Quando Socrate affermava che non vale la pena di vivere una vita che non sia esaminata, sosteneva la necessità di una continua valutazione personale, e del miglioramento di se stessi come meta suprema'. Scrive ancora l'autore: 'L’idea che ogni problema personale è una malattia mentale è in pratica essa stessa una malattia mentale, causata primariamente da sconsideratezza, e curabile in primo luogo mediante la riflessione. Ed è qui che interviene la filosofia.'

Interessante a mio avviso è la pratica descritta nel libro denominata PEACE – acronimo che sta per Problema, Emozione, Analisi, Contemplazione ed Equilibrio- un acronimo appropriato per raggiungere una durevole pace interiore. PEACE: 5 modi per affrontare i problemi secondo la filosofia.
Essenziale è poi il sistema di auto-aiuto, il self-help, che indica la strategia terapeutica: il praticare la filosofia esplorando il proprio universo interiore. A dire il vero all'inizio l'autore diffida da pratiche di auto aiuto, ma poi afferma che siamo noi stessi i più qualificati ad intraprendere il viaggio di autoscoperta; anche se a volte si può trarre beneficio dalla guida di filosofi che abbiano battuto strade del genere. A tale proposito il libro affronta uno schematico percorso storico filosofico da Socrate a Camus, non tralasciando il pensiero filosofico orientale, la saggezza tradizionale degli I Ching e l'atteggiamento più intuitivo di Lao Tzu per far cogliere i vari insegnamenti che possono essere utili al nostro caso...al nostro punto di vista sul mondo.

Ad ogni buon conto il libro si inserisce in quel filone di libri e teorie che offrono una carica motivazionale e di psicologia comportamentale (classica cultura statunitense) che però non mi sento di dire che serva ad escludere la psicoanalisi; questa fa i conti con l'inconscio a cui non ci si può sottrarre.

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