Il popolo della pace è ritornato
La grande manifestazione del 20 marzo per ricordare l'inizio della guerra irachena e chiederne lo stop, ha visto per le strade di Roma oltre un milione di persone. E' stata la manifestazione mondiale più numerosa, questo deve rappresentare un segnale importante per il governo italiano che continua a sostenere acriticamente la politica di Bush.C'è stato, lungo il percorso del corteo che andava da Piazza Barberini al Circo Massimo, un'esplosione di colori, di tante diverse e belle persone che mai succede di vedere riunite insieme in un'unica occasione. Certo è poi successo che un piccolo gruppo di "disobbedienti" abbia contestato il leader dei DS, Piero Fassino; ma è solo un episodio marginale nel clima di allegria e vivace partecipazione tra canti, musica e balli.
Oggi in un editoriale sul quotidiano "La Repubblica" E. Scalfari annota che questo popolo della pace può realmente dare una svolta alle scelte future del mondo, alle strategie dei potentati della Terra; dopo i fatti di Spagna sembra che dal terrore, dalla guerra e dalla paura si possa uscire con una nuova volontà di pace che questo grande movimento in piazza sa esprimere. Di questo movimento di pace, di questa marea di persone che sanno esprimere i desideri di pace in modo così civile e festoso qualunque scelta politica ne dovrà tenere conto. In Spagna Aznar è crollato si dice per le bugie sugli attentati dell'11 marzo scorso ma anche soprattutto per il suo allineamento a Bush e nell'alimentare la tensione guerrafondaia nel mondo.
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