Popoli in cammino
A me piace il titolo della Festa Nazionale dell'Unità 2004: "Popoli in cammino". I popoli in cammino sono i popoli dei migranti; sono gli uomini e le donne che cercano di migliorare le loro condizioni di vita. I popoli in cammino sono in fondo tutti i popoli della Terra che aspirano al progresso umano. Poi leggo nell'ultimo libro di T. Terzani: "Non c'è felicità per chi non viaggia…i piedi del viandante diventano fiori". Pensando che qualcuno si illude di poterli fermare, vuole usare la forza contro questi popoli in cammino disarmati, mi fa arrabbiare. Ma non c'è da disperare. Guardateli bene quegli uomini arroganti, quelli che dicono no, perché ci sono ragioni di pulizia, di tradizione, di difesa; sono uomini bianco latte, tendente al rosa suino, hanno già perso, hanno una strana malattia: ci sono dei globuli fermi, paralizzati in prossimità dei glutei che pesano, pesano a reclamare sedili. Guardateli bene quegli uomini, hanno già perso. I popoli in cammino si curano dai vizi, spazzati via dalla fatica del viaggiare. I popoli in cammino si formano con il pensiero di cambiare, insieme a se stessi, il mondo.
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