giovedì, settembre 30, 2004

Mostra di Germano Celant Arti & architettura

Ho sempre pensato l’architettura un mezzo fantastico per costruire luoghi dove svolgere la vita e, poi che questa, la stessa vita la trasformi in un gioco di misteriosi rimandi tali da portare a sintesi Forma e Sostanza.
L’architettura d’altronde è sempre presente in ogni momento della nostra vita quotidiana e ci accompagna in tutte le manifestazioni sociali; tutto sfocia in spazi progettati e costruiti dal vissuto e dai processi di pensieri e valori.
Giocando con le parole, intese anch’esse come una costruzione per la comunicazione, e scomponendo il termine Architettura, con un semplice anagramma, ottengo Artichettura e Tetturaarchi; ottengo verità: un’arte che tura – chiude spazi vuoti- e insieme consegna tetti ad archi diventati oggi tetragoni per una contingente utilità, difesa e commercio.
Questa è l’architettura, per me profano interrogante e interrogativo, oggetto e soggetto, prodotto e produttore di spazi esterni ed interni che costituiscono un tutto inseparabile.
Ma oltre che ‘scienza’ l’architettura è soprattutto arte e la mostra ‘Arti & Architettura’ lo vuole confermare.
A questo punto l’arte ci aiuta a vedere; ci aiuta a comprendere quegli stessi spazi forniti dall’architettura che vivendoli paradossalmente assumono l’aspetto di muri opachi. Ora con la rassegna di Germano Celant per GeNova 2004 si apre questa possibilità di comprensione con l’installazione in luoghi finiti e vissuti, divenuti abituali e per questo più indicati, di costruzioni di grandi artisti-architetti. Scopriremo come le opere installate, con un rimando di memoria e cultura, ci porteranno a rivedere quello che da sempre abbiamo già visto, ed ora riguarderemo con uno stupore nuovo.
Il percorso espositivo è suddiviso in 13 punti ed ogni punto-luogo sicuramente fornirà un momento per ripensare quello spazio, insieme ‘riviverlo’ con una diversa consapevolezza.
Chissà se GeNova 2004 diverrà una NovaGe2005. Auguri e auguriamocelo.




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