Giornata nera per la democrazia
Oggi 23 marzo 2005 piangiamo la perdita virtuale di una Costituzione nata 58 anni fa, sull’onda di una libertà ritrovata e dall’incontro di alti ideali sociali e politici. Oggi è stata riscritta –anche in un brutto italiano- una Costituzione frutto di un compromesso, all’interno di una maggioranza governativa, tra un partitino che raccoglie meno del 4% e un partito ex fascista che reclamava un premierato forte; gli altri naturalmente a fare da supporto per il mantenimento del potere.Ho detto ‘virtuale’ perché la Costituzione in vigore ha giustamente previsto che qualche ‘colpo di mano’ fosse poi sottoposto al giudizio popolare con un referendum.
Ora non rimane che battersi affinché la legge costituzionale, regolatrice di tutte le altre leggi, sia riscritta con ampi consensi –possibilmente in bell’italiano- e sappia trasmettere alle generazioni future certezze di uguaglianza e democrazia.
Si stabilisca subito la data del referendum: sarà la data di un’Italia ritrovata.
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