lunedì, aprile 04, 2005

Due parole da aggiungere alle tante su Giovanni Paolo II.


Non ci sarebbe stato Giovanni Paolo II senza Giovanni XXIII e Paolo VI. Non è stato un caso la sua scelta del nome da parte di Karol Wojtyla, come era stata fatta da Papa Luciani. Se il Papa Giovanni Paolo II è stato grande, lo si deve anche al solco tracciato dai due Papi precedenti. Angelo Roncalli e Giovanni Battista Montini sono stati due precursori del rinnovamento della Chiesa cattolica; i primi ad aprirla al mondo intero.
Le due encicliche: Populorum Progressio (1967) di Paolo VI e Pacem in Terris (1963) di Giovanni XXIII, conservano, a mio parere, ancora oggi una forte attualità; il loro richiamo ai diritti individuali e dei popoli alla libertà, alla giustizia e alla pace sono il tracciato cui si è mosso il Papa appena morto.
Il richiamo continuo ai politici, responsabili delle scelte sul futuro, fatto da Giovanni Paolo II è stato spesso inascoltato. Oggi arrivano in massa, a rendergli omaggio, tutti i potenti della Terra: chissà che non sia, per loro, un momento di riflessione per il destino del mondo. La Terra ha bisogno che le parole del Papa, la sua voce – che lo ha indispettito per la sua forzata interruzione- abbia concreto corso.

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