lunedì, maggio 09, 2005

Immersioni

Immersioni in Internet. Con la testa giù a bere parole, immagini. Sorseggiando un blog e saltando tra homepage varie, eccomi in apnea a trangugiare testi.
E’ chiaro che comunque tu ti specchi…trovi quel che cerchi o almeno così ti pare, perchè quel che trovi non è mai intero ma è solo un frammento di un discorso più generale. Trovi frasi da ricordare e in fondo allora cerchi quello che trovi.
Oggi ad esempio cercavo poesia e mi si è presentato l’amico –si fa per dire- Ferlinghetti:
«Allora, oggi e sempre, esistono solo tre tipi di poesia: quella supina, quella seduta e quella in piedi. La prima è sdraiata, arresa allo status quo, e perciò quasi irrilevante. La seconda è quella che scrivono i cantori dell'establishment, e quindi è noiosa come tutte le cose già note e prevedibili. La terza è l'unica capace di cogliere un'emozione, tradurla in parole, e trasformarla di nuovo in emozione quando qualcuno le legge. E' attiva e spaventosa. E' la luce alla fine del tunnel e l'oscurità all'interno di esso. Puoi farla o chiamarla come ti pare, ma è la sola che abbia sempre senso. La poesia militante resta l'unico antidoto contro il fascismo cresciuto in casa, e non lasciatevi intimidire da chi vuole dipingere il dissenso come un atto non americano».
Perfetto Ferli. Condivido. Ancora Ferli. Leggo.
…Come un vaso di rose
una poesia non dovrebbe essere spiegata
La poesia è una voce di dissenso
contro lo spreco di parole
e la folle pletora della stampa
e ciò che esiste
tra le righe
è fatta
con le sillabe dei sogni
è grida lontane lontane
su una spiaggia quando si fa sera
È un faro
che nuove il suo megafono
sul mare
è una foto della mamma col suo reggipetto
che guarda fuori dalla finestra
in un giardino segreto
è un arabo
che porta tappeti colorati e gabbie per uccelli
lungo le strade di una grande metropoli…

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