sabato, maggio 28, 2005

Referendum su legge 40

L’atteggiamento verso la fecondazione medicalmente assistita- abrogando le norme liberticide della legge 40- dovrebbe essere lo stesso che si ha verso il divorzio, l’aborto e tutte le norme che implicano una scelta di coscienza personale. E’ una questione di civiltà e libertà. Basterebbe questo a zittire tutti i sostenitori del no all’abrogazione della parte di legge che vieta: nuove cure per malattie come l'Alzheimer, il Parkinson, le sclerosi, il diabete, le cardiopatie, i tumori; la tutela della salute per la donna e la fecondazione eterologa.
Guardateli bene in faccia quei politici quelli che si astengono, non si pronunciano o votano no: sono divorziati, ricchi a sufficienza per andare all’estero o pagare le multe che prevede la legge; sono in maggioranza ‘sepolcri imbiancati’, gente che va in chiesa solo per farsi vedere e non dovrebbe neppure accostarsi ai sacramenti, tanto è grande la distanza dal Dio che pregano e dagli insegnamenti d’amore di Gesù.
Ora fanno a gara per ritenersi, loro, i veri cristiani, i portatori e unici osservanti della dottrina cattolica. Dicono di non uccidere…ma sanno quanti morti –veri- si provocano con i nostri stili di vita? E poi che legge è quella che prevede l’aborto terapeutico per tutelare un embrione? Non è meglio tutelare una vita già avviata alla nascita? Poi si sa che gli embrioni prima o poi finiscono tutti nel cesso?

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