Legge elettorale
E’ un ritorno al voto proporzionale, all’antico; alla faccia della volontà popolare, espressa con un referendum chiarissimo per avere un sistema maggioritario. Un ritorno al tutti contro tutti e chi ha più soldi vince. Infatti la prossima mossa sarà l’abolizione della ‘Par Condicio’. Ora per mantenere la formula delle coalizioni, si dovrà dichiararle prima del voto; poiché spariranno i simboli sia dell’Ulivo come della Casa delle Libertà, si è pensato, con questa brutta legge, di inserire il ‘capo’ coalizione. ‘Capo’ che certo non sarà un vincolo per designare l’incarico a formare il futuro governo. Prerogativa costituzionale del Presidente della Repubblica; ora con il ritorno al puro proporzionale, ancora di più avvertibile. Si sa i partiti e le loro segreterie ci hanno abituato a molte giravolte e non sarà certo un ’capo’ o un programma a tenerli vincolati agli impegni, soprattutto ora che gli eletti vengono decisi da un singolo partito e votati con quello. Sembra dunque che la priorità avvertita da questo governo nel cambiare la legge elettorale sia dovuta solo ad un ‘si salvi chi può’ o ancora ad un ‘muoia Sansone con tutti i Filistei’.C’è ancora bisogno di altro per conoscere Berlusconi come persona inaffidabile? Proprio chi attraverso i benefici del maggioritario ha potuto governare, ora cambia le regole. Spero che gli italiani non dimentichino. Spero che un nuovo Parlamento restituisca il maltolto. Purtroppo il vulnus che questa legge elettorale ha prodotto potrebbe avere il risultato di darci una legge nuova ogni legislatura: una legge ad hoc di chi ‘comanda’ e non governa.