giovedì, dicembre 15, 2005

Fascismo, nazismo e comunismo

Fascismo, nazismo e comunismo, per la comune visione omnicomprensiva del sistema sociale, sono stati i regimi totalitari che hanno segnato più di ogni altra cosa il secolo passato. Con questo è però necessario, a mio avviso, continuare a rimarcare la profonda diversità esistente tra fascismo, nazismo e il comunismo.
Mentre il comunismo poggia su una razionale ideologia politica, che si rifà al materialismo storico e dialettico per emancipare le classi subalterne, nel fascismo e nel nazismo prevale una filosofia ed una componente psicologica arcaica irrazionale. Il fascismo e il nazismo più che politica la loro affermazione fa leva su pulsioni infantili e oscure: il bisogno di un padre-duce, un’idea di superiorità, che giustifichi il massacro dell’avversario, il bisogno tribale di identità di sangue forti e il dare voce alla parte peggiore di ognuno di noi, mascherandola di perbenismo. Insomma, un po’ di fascismo e nazismo lo portiamo dentro tutti, a differenza del comunismo che è una pia aspirazione di universalismo beneaugurate; un allargamento del potere democratico: la sconfitta dell’egoismo a favore di una umanità superiore. Il fatto di vedersi ‘comunisti’, vincitori dell’egoismo capitalistico, crea poi in verità dei perfetti aguzzini: proseguendo la manichea divisione tra il bene e il male. E il male, anche qui, è sempre dell’altro.
Ricordiamo, poi sempre, che nessun dittatore o folle tiranno sarebbe riuscito a fare tutto quello che è stato fatto se non avesse avuto il consenso di molti uomini perbene, di molti cittadini normali, di molti bravi impiegati e ciechi seguaci. Questo deve farci pensare. Intanto sapremo che, proprio per le sue prerogative psicologiche inconsce e collettive, il nazismo e il fascismo sono sempre in agguato. Le proiezioni malefiche proseguono sempre…come è difficile diventare padri di se stessi! La politica spesso non aiuta, come dovrebbe, a conquistare l’autonomia economica e sociale. Qualcuno si presenta sempre come il salvatore, colui che ci risolve i problemi e tiene lontani i nemici. La politica invece che garantire gli strumenti, i pari diritti e le pari opportunità a tutti i cittadini, naturalmente con i pari doveri, dà poteri a quel qualcuno che, poi state certi, si eleverà al di sopra di tutti. La storia purtroppo si ripete.
Poi il ‘sogno’ comunista, fin qui conosciuto, è passato spesso attraverso coercizioni inumane, spacciate come una ‘nuova umanità’. Uno dei crimini più grandi del comunismo staliniano è stata la deportazione di massa di intere popolazione dai villaggi per cancellarne le radici e gli spiriti di appartenenza.
C’è sempre qualcuno che vuole il nostro ‘bene’, la nostra felicità, consegnandoci un fucile e indicandoci il nemico. Sta a noi saperlo distinguere in tempo.
In fondo poi la differenza sostanziale tra fascismo e quelle comunismo è anche filosofica: il fascismo non nutre nell’uomo nessuna fiducia e trova giusto usare il bastone per raddrizzarlo: riconosce l’uomo peccatore salvo poi assolversi dai propri crimini. Per il comunista c’è una forte e cieca fiducia nell’uomo e nelle sue possibilità di riscattarsi, di evolvere in un futuro luminoso…salvo poi, anche qui, scontare i continui peccati di grandezza in una miseria generalizzata.
Ah, dimenticavo, per i fascisti e nazisti state certi che gli ‘altri’, quelli che non sono con loro, sono solo comunisti. Un altro modo per distinguerli.

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