domenica, luglio 14, 2013

'Ricorda un orango'

Diceva un anziano professore di filosofia morale che quando si insulta qualcuno si dice di più di noi che dell'altro; di quello a cui sono rivolte le frasi.
Quindi saggezza vuole che a questi insulti, che il più delle volte sono provocazioni, non si risponda nello stesso modo. Questo farebbe sostenere che le due parti in fondo sono uguali: ognuna ha qualcosa di sporco, di inetto da farsi perdonare.
Chi provoca si aspetta dall'altro una arrabbiatura, una chiusura e pure lui un insulto...spiazziamolo: ridiamo o restiamo in silenzio.
Io per Calderoli che ha insultato la ministro Kyenge dicendo che assomiglia ad un orango, non risponderei: infatti con quegli insulti si presenta per quello che è: un razzista.
Io al massimo posto la sua foto qui.

Osservatelo in silenzio. Sicuramente troverete in lui quell'orango che abbiamo nelle nostre radici tutti; in lui è scomparso per apparire sotto altre forme. Questa consapevolezza è ciò che distingue.

Nessun commento: