martedì, aprile 29, 2003

Il 14 Novembre 2002 il Papa chiedeva nel discorso in parlamento un atto di carità verso la parte più debole della società; così diceva: " …E' grande, quindi, il bisogno di una solidarietà spontanea e capillare, alla quale la Chiesa è con ogni impegno protesa a dare di cuore il proprio contributo.
Tale solidarietà, tuttavia, non può non contare soprattutto sulla costante sollecitudine delle pubbliche Istituzioni. In questa prospettiva, e senza compromettere la necessaria tutela della sicurezza dei cittadini, merita attenzione la situazione delle carceri, nelle quali i detenuti vivono spesso in condizioni di penoso sovraffollamento. Un segno di clemenza verso di loro mediante una riduzione della pena costituirebbe una chiara manifestazione di sensibilità, che non mancherebbe di stimolarne l'impegno di personale ricupero in vista di un positivo reinserimento nella società". Oggi a distanza di quasi 6 mesi il Parlamento si appresta a votare il patteggiamento allargato una misura che serve soltanto a salvare dalla galera chi ruba in giacca e cravatta, chi fa reati alla Bossi, chi ha pronti i soldi per pagare tutto…Intanto l'indulto promesso dai parlamentari tutti acclamanti il Papa è sparito. Nessuno ne parla più. Queste sono le radici cristiane di un parlamento? Ma andate a farvi…benedire…

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