mercoledì, giugno 18, 2003

LEGGI ATTESE


E' passato già un po' di tempo da quando uno stanco Papa aveva ricevuto applausi entusiastici in Parlamento; aveva chiesto un atto di comprensione, di clemenza, di carità per i detenuti, per il popolo dei carcerati. Sono passati molti mesi dalle promesse di indulto, di piccole amnistie, di perdoni condizionati: tutti atti promessi, in un giorno di festa, ad un Pontefice pellegrino. Tutto dimenticato. Il Parlamento ha invece votato in fretta e furia una legge "blocca processi"; un Lodo per uno, che è un dolo per tutti. L'importante è sospendere il giudizio di una corte di tribunale per i potenti; non è importante volgere uno sguardo a chi vive in galera, per chi sopravvive nella disperazione, per chi sta perdendo la dignità umana perché non gli è concessa la speranza. Per chi muore ogni giorno un po', ascoltando i nuovi applausi degli eletti a far servigi nel nome del popolo, non c'è niente. Chi se lo ricorda? Chi pensa a quegli uomini rinchiusi per farli migliorare?
La legge dell'indulto o indultino è ancora lì che aspetta.

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