lunedì, giugno 02, 2003

LETTERE


Il cervello mi ribolle. Le parole fuoriescono spontanee;
le lascio scorrere, come un fiume hanno un loro letto,
e se dopo ci sarà anche un solo lettore, sarò io a farne lettere…

Così scrivo, così racconto con le parole, i fatti della vita: lettere messe insieme come una spirale di DNA.
Si, le parole sono mitocondri che ci alimentano,
ci fanno riconoscere la madre: la lingua.
Con questa lingua riusciamo a sentire il divino, costruiamo la realtà con la poesia.
Così la poesia ci salva l'anima e la vita.
Si, le parole che emozionano, che parlano, sono la nostra salvezza.
Ma questo dialogo continuo che è lo scrivere, non pensiate che lo sì fa per essere pubblicato e poi letto da chissà chi; si fa per parlarci dentro, per spiegare a se stessi, cosa vediamo.

Ora abbiamo il "blog" un blob di parole, un magma di impressioni; che potente tatzebao è questo muro internettiano.
Ora sfoghiamo la passione dello scrivere, diamo voce a vite nascoste e se la comunicazione è vita chi vivrà di più?

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