domenica, aprile 04, 2004

Siamo tutti…

Ho sentito gridare: “Siamo tutti ebrei, siamo tutti americani, siamo tutti cristiani”, si potrebbe dire anche islamici? A leggere alcuni passaggi del nuovo libro di Oriana Fallaci si direbbe di no.
Ma poi lo si potrebbe dire: se fossimo nati da una famiglia islamica lo saremmo; ma poi si potrebbe diventare anche atei o buddisti…o chissà cosa d’altro.
Possiamo essere tutto e tutti. Semplicemente infine si potrebbe, rompendo tutti gli script, le programmazioni parentali, culturali, sociali, diventare se stessi: essere ognuno il padre e la madre di sé.
Questa è una piccola premessa per comprendere la nostra umanità che è vero ci fa fare la guerra, ma ci fa anche riconoscere il comune destino di esseri limitati ed insieme divini; piccoli e grandi; potenti e miseri. Sì, ogni uomo ha innumerevoli volti e quelli che appaiono sul volto della Terra non sono tutti: quante religioni, sette, partiti, tribù, nazioni, costumi ci rappresentano? Tantissime eppure ci raccontano solo in parte e ancora cerchiamo qualcosa d’altro. Ci inventiamo copioni, sicurezze, destini, dei, solo per confermarci l’esistenza e proiettarla nell’immortalità.
Allora? Allora noi siamo ancora perché siamo anche…siamo mille cose senza esserne in fondo nessuna; siamo parti di un Tutto che, a cercarlo bene, è in seno ad ognuno e se sapessimo interrogarci profondamente non solo conosceremmo noi stessi, ma conosceremmo anche l’altro. Conosceremmo così l’islamico, l’ebreo e il cristiano e non è utopia dire conosceremmo la pace.


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