mercoledì, settembre 14, 2005

Verso il riscatto?

L’Italia è un paese straordinario dove ogni 50 km cambia il paesaggio, la lingua, la cucina, i costumi e gli accenti di una provincia sempre ricca di curiosità, di risorse minute eppure importanti. Solo il suono anglofono di una radio sembra non cambiare, il resto cambia: dai tortellini si passa agli agnolotti e dal cacciucco alle fiorentine in poco tempo…e poi, dove trovare grandi marinai e montanari? Scalatori di montagne e attraversatori di mari? L’Italia è un paese che ha resistito a tutto; è stato invaso da molte culture, tutt’ora è meta di sbarco di gente diversa tuttavia ha conservato la sua originalità, le sue tradizioni storiche, la sua civiltà…ancora oggi sta subendo un attacco alla sua ricchezza, alla sua diversità, al suo fondo etico che accompagna il paesaggio, eppure resiste.

L’Italia resiste alla TV, alla volgarità dei suoi programmi recenti, e se ha unificato un linguaggio, uccidendo i dialetti, non cambia le sue proprietà; resiste all’ometto di Arcore, che con la sua politica sta snaturando uno stare insieme secolare.

L’Italia è un bellissimo paese e non si merita quello che le sta succedendo, anche se in verità con la democrazia siamo tutti responsabili di quanto accade.

Spero che fra breve termini un incubo. Spero che democraticamente gli italiani si ravvedano e sappiano salvarsi da soli; sappiano fare a meno di superuomini ed eroi, di imbonitori e politicanti. Sappiano scegliere uomini capaci di coinvolgere le risorse più diverse in armonia. L’Italia si avvii verso il riscatto.

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