venerdì, luglio 06, 2007

La nuova Fiat '500'

La mia prima macchina fu una Fiat ‘500’. Dopo passai in un crescendo di cilindrata, che segnalava anche l'elevazione di capacità a far fronte maggiori debiti, alla 850 e alla 128 - che era una 1100. Cresceva con la cilindrata anche la società, le autostrade, l'inquinamento, lo smog e la ricchezza. Crescevo anch'io. Quasi una vita, si potrebbe raccontare con le auto; d'altronde la mia generazione, quella del dopoguerra, è la generazione che ha dato concretezza al sogno di Henri Ford di dotare tutta l'umanità di un motore a scoppio, e con questo dargli una nuova dimensione di libertà e autonomia.
La ‘500’ ha rappresentato un vero simbolo generazionale: chi non ha guidato la ‘500’? Chi non ha imparato a fare la doppietta? Chi non ha fatto l'amore in ‘500’? Già l'amore in ‘500’...La verità è che tutto il Kamasutra fu sperimentato nella ‘500’.
Ora riappare a distanza di tantissimi anni una nuova Fiat ‘500’; avrebbe potuto essere un’auto davvero innovativa, ecologica, con una tecnologia che superasse il motore a scoppio: le auto odierne avranno tutte poca vita. Il petrolio, con l’ingresso nella scena mondiale di India e Cina, che inseguono i canoni di vita occidentali, si esaurirà presto o comunque non sarà più a prezzi sostenibili per l’economia.
A proposito se la Cina entrerà sul nostro mercato, con modelli simili a questa nuova ‘500’ Fiat, ecco che la modesta scommessa della ‘nostra’ sarà già persa: un nuovo motore ecologico sarebbe stata la vera sfida.
Una nuova ‘500’, che ci aiutasse a muoverci ad aria compressa, ad idrogeno o ad esempio con l’elettricità e altre fonti energetiche alternative, rappresenterebbe davvero una svolta; sarebbe stata ancora, quello che rappresentò per me 40 anni fa, il numero di una nuova era. Peccato che non sia così.

1 commento:

Giorgio Boratto ha detto...

l'articolo è stato pubblicato oggi -6 luglio- da Libertà (quotidiano di Piacenza) - Il SecoloXIX (quotidiano di Genova) e da L'Unità