Cosa dicono gli iracheni?
“Restiamo in Iraq, ce lo chiedono gli iracheni”. Così qualche giorno fa dichiarava Frattini, il ministro degli Esteri. L’altro ieri lo stesso ministro riprendendo le affermazioni di C. Powell, diceva: “Resteremo in Iraq solo se gli iracheni ce lo chiedono”. Ma come non aveva detto che ce l’avevano già chiesto? Dopo Bush annuncia che l’esercito USA rimarrà in Iraq anche dopo il 30 giugno data di insediamento del nuovo governo iracheno: “Gli iracheni ce lo chiederanno, dobbiamo garantire la sicurezza del popolo iracheno”. Quindi si sa già che ce lo chiederanno. Questa volta il “nostro” Frattini sta zitto. Meno male.Queste dichiarazioni fanno capire un paradosso della comunicazione: gli iracheni possono dire tutto e il suo contrario. Si potrebbe rispondere: “Andiamo via dall’Iraq ce lo dicono gli iracheni”, la dichiarazione può essere vera. Anzi ce ne potrebbe essere anche un’altra e anch’essa vera: “Perché siete venuti in Iraq?”; così ci interrogano gli iracheni.
Già gli iracheni sono tanti e ognuno ha delle sue opinioni che possono essere riportate a proprio interesse; ma quale è la verità? Qualcuno ha fatto un referendum? No, ognuno si è fatto la sua opinione e la supporta con quello che “dicono” gli iracheni…oggi noi leggiamo invece che sparano. Sparano sul serio e c’è un primo morto in combattimento. Cosa dicono gli iracheni? Come i nostri leghisti: “Padroni a casa nostra”. E andatevene.
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