lunedì, novembre 08, 2004

CircoScienza:ridere ed imparare

Contaminazioni? Qualche giorno fa si è affrontato in questo stesso luogo il tema delle contaminazioni, della frammistione di saperi diversi, e oggi 7 novembre, qui nel Complesso di Sant’Ignazio, con l’incontro tra uno scienziato ed un artista, può accadere che il trucco, la magia, con lo spettacolo si aiuti la divulgazione della scienza.
Così succede, per il ciclo di eventi promossi con l’associazione Culturale Sarabanda, denominato CircoScienza, che si sia parlato di illusioni ottiche con l’aiuto di un illusionista e giocoliere; si sono incontrati Giberto Chirico –docente universitario del dipartimento di Fisica dell’Università di Milano e Ray Grahame - giocoliere prestigiatore, raccontandoci con due linguaggi diversi cosa succede ai nostri occhi e alla mente guardando certe figure o nel caso certi ‘giochi di prestigio’.
Per le illusioni ottiche, come per un gioco di magia, c’è un sapere che è scientifico oltre che ricco di spettacolarità; per questo oggi c’erano presenti molti bambini con i genitori tutti attenti e interessati a quello che succedeva davanti ai loro occhi. Prima verità: è bene sapere che non sempre le cose sono come appaiono.
Ray Graham si presenta con il primo gioco divertente: fa tagliare le estremità, i due capi di una corda ad un bambino e quindi annuncia: «Ecco ora ho una corda senza estremità!». Chirico invece invita i bambini in prima fila a vedere cosa c’è sotto una vaschetta trasparente ricolma d’acqua. Non bisogna toccarla e stare attenti a non farla debordare. Cosa si vede? Qualcuno azzarda una risposta.; ma non si dovrebbe vedere nulla poiché la luce non attraversa l’acqua. Lo stesso principio che non ci permette di vedere oltre l’acqua quando siamo immersi: abbiamo un effetto specchio e, se non la chiglia di una barca che attraversa la superficie d’acqua, noi non vediamo oltre. La risposta era un disegno di una bottiglia.
Dopo un esperimento con la luce dentro un tubo; un uovo che entra in una bottiglia; l’acqua in un bicchiere rovesciato non cade…una cannuccia, in un sacchetto di carta, che diventa un tubo, ecco la considerazione di poter passare, con la magia, in breve da professore a ciarlatano. Sì, basta che per un nonnulla anche un esperimento, provato numerose volte, non riesca e toh, si ha perso la faccia.
Oggi si capisce come molte illusioni ottiche siano illusioni mentali; noi vediamo con il cervello ed i meccanismi di banalizzare le cose, di conformare la vista ad una ragione stereotipata, ci fanno vedere cose inesistenti.
Sullo schermo viene proiettata una sequenza di immagini che vengono viste come non sono: ognuno vede curve inesistenti, punti che appaiono e scompaiono, quadrati ovali e rette flessuose. Tutto affascinante.
Il fenomeno del miraggio spiegato all’ultimo è invece prodotto della rifrazione della luce. Giberto Chirico aveva preparato tutto per bene; aveva sciolto un kg di zucchero in poca acqua e poi illuminando un oggetto sopra alla stessa acqua avrebbe dovuto ottenere un immagine riflessa sul muro di fronte…niente. Il rischio dello scienziato illustrato prima che perde la faccia. Ma no, il fenomeno sicuramente lo hanno già visto tutti, magari su una strada asfaltata d’estate che appare come uno specchio. Chirico è salvo.
Più tardi alle 18, ci sarà altro appuntamento con Ulk, artista di strada, su Velocità e Motori: questa volta botti, scoppi, eliche e vortici illustrati da Giulio Manuzio, docente di Fisica medica. Allora oggi la scienza è davvero festiva, giocosa, sottolineata da applausi e risa. Arrivederci ancora.


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