domenica, novembre 21, 2004

La Fine

Pensavo che la caduta di Berlusconi avvenisse con un bel capitombolo improvviso e devastante, così come è solito a tutti i personaggi che hanno come caratteristica l'eccesso. Invece la caduta è iniziata lentamente da qualche mese; da quando ha perso le elezioni amministrative. Dopo aver indossato la bandana, per ricevere Blair, e dopo il riapparire di una folta peluria sulla testa (come esuli pensieri, nel vespero migrar), ecco che Berlusconi si è aggrappato alla riduzione delle tasse come ad una cima gettata al naufrago.
Berlusconi pensa che la riduzione delle tasse sia ormai l'unico strumento per riconquistare la fiducia come persona e risolvere insieme i problemi economici degli italiani.
Ha ragione Giorgio Bocca a definirlo sovversivo: Berlusconi non ha a cuore l'interesse del Paese; quel "Forza Italia", che titola il suo partito, altro non è che il frutto di un sondaggio di mercato, il parallelo di una fazione sportiva, come "forza Milan".
Infatti l'Italia non è mai stata tanto divisa: con le riforme, con la scuola, con la distribuzione della ricchezza…la riduzione delle tasse forse accomuna tutti.
Allora 'per un pugno di dollari', si sta ricreando un western che decreterà, con lui, la fine di tutto? Non stiamo a guardare. La fine del 'sovversivo' non sia la fine di tutto.

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