Il grande uomo scimmia del Silicese
La vera svolta dell’uomo scimmia avvenne in un periodo assai confuso: subito non se ne avvertirono i tratti e il passaggio dal periodo Atomico a quello del Silicese fu lungo e faticoso. Erano successe nel breve periodo che precedette l’Atomico, ovvero il Nazionalistico, due guerre mondiali – si chiamarono così perché ad incazzarsi e ribellarsi furono in molti. C’era da dividersi come al solito i terreni, larghe fette di territorio più o meno ricco e per di più con il guaio che parlavano tutti lingue diverse; ognuno poi cantava canzoni diverse e questo, come sapremo in seguito, fu devastante. Come sempre furono trovati, in quel casino, dei colpevoli: ebrei e comunisti. I primi erano i praticanti e i nati di un culto molto antico, tanto antico che il loro libro era un Vecchio Testamento. Gli altri, i comunisti, erano una setta di uomini scimmie che pretendevano di mettere tutti d’accordo, di fare una unica tribù internazionale e spartirsi le ricchezze in parti uguali. Troppo semplice. Semplice ma non facile. I motivi delle guerre in verità erano un pretesto e ci si preoccupava di dare ragioni, ragionevoli, a chi poteva non trovarne. Poi quegli ebrei erano insopportabili: loro erano in grado di sapere chi era il nonno del nonno del loro nonno e questo li metteva in una condizione di superiorità nei riguardi di tanti uomini scimmia che a malapena conoscevano la mamma. Di quella almeno erano certi. Gli altri, i comunisti erano dei rompicoglioni…ma cosa credevano di fare?
I migliori erano gli uomini scimmioni bianchi, gli ariani, che avevano il culo ricoperto di peli biondi. A loro era destinato il comando. Sconfitti questi e rimandati a casa loro, per ricostruire tutto quanto era stato distrutto, continuò il periodo Atomico che spinse a studiare il sempre più piccolo, che disegnarono come il più grande. Il periodo Atomico era iniziato con tre esplosioni incredibili: si era ricostruito un piccolo sole sulla Terra. Il primo scoppio fu in un deserto poi ne seguirono altre due su due piccole città giapponesi: una tragedia, un delitto così grande che spaventò tutti. In seguito durante il periodo Atomico di esplosione ne furono fatte moltissime, si diceva per studio. Il vero scopo dello studio però si sapeva erano le armi. Si inventava ogni giorno qualche micidiale sistema per uccidere. Anzi l’industria delle armi era tanto forte che imponeva sempre qualche conflitto da qualche parte della Terra, così per provare l’effetto che facevano le armi nuove. Naturalmente i costruttori di armi erano delle due tribù più potenti, che si guardarono bene di affrontarsi, e d’accordo scatenarono tante piccole guerre per il mondo. Non erano ancora terminate le guerre che iniziò l’era del Silicese; ovvero l’era dell’accesso, della connessione totale, della comunicazione informatica. Un po’ prima però c’era stato un rigurgito di nazionalismo- religioso, simil etico-civile; insomma si dovevano riscoprire i genitori dei genitori per riaffermare le radici culturali. In verità molti uomini scimmia avevano dimostrato che quelle radici erano collegate al clima, al territorio, all’ambiente, a cosa si mangiava e beveva. I costumi culturali venivano in buona parte da lì; insieme si creavano anche quelli da indossare come uniformi: tipo di gonne, pantaloni, camicie e magliette. Per molti era la vera differenziazione.
Il problema religioso era un po’ più complesso; pur dividendosi in grandi gruppi con catechismi, teologie, riti, preghiere e cerimonie uniformanti, in sostanza poi ognuno credeva a modo suo. Il rapporto con Dio era una cosa molto personale, molto intima. Ogni grande religione aveva i suoi ortodossi e fanatici: frutto anch’esso della ricerca di radici; insomma un’ossessione dura da sradicare…qualche scienziato continuava a dimostrare che discendevano tutti da una donna scimmia africana; avevano tutti una stessa mamma, ma tant’è...
Intanto dei giovani uomini scimmia si parlavano tramite una Rete informatica, chiamata Internet, senza vedersi o toccarsi costruivano qualcosa di nuovo. Quei scimmiottini non si interessavano più di tanto delle credenze religiose, dei costumi morali o di tessuto che portavano, davano inizio all’era del Silicese.
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