mercoledì, marzo 08, 2006

8 Marzo 2006

La poesia sarebbe finita; insieme la letteratura avrebbe chiuso…in fondo la sua forza non sta certo nello stile, nelle esplosioni linguistiche, nelle contaminazioni dialettiche, chi scrive lo sa: tutta la storia sta dentro il racconto che nasce tra un uomo e una donna.
Allora io uomo, se guardo una donna creo e mi ricreo, nasco e rinasco. Ogni volta si rinnova un mistero, perché la donna cambia. L’uomo è fermo, la donna danza. Così oggi 8 marzo, non domandiamo ciò che più tortura la coppia: quanto mi ami? Hai amato qualcuno più di me? Mi ami di più o quanto ti amo io?...
Oggi 8 marzo ripensiamo la donna come un mistero, e noi uomini ricominciamo. Ricominciamo un complicato ballo, per imparare una lingua elementare che ci permetta di capirci e vivere insieme.
Poi diciamo alle donne: non abbiatevene a male se, per noi uomini, il mistero passa tra due cosce e una selva pubica…cercavamo Dio e abbiamo incontrato una donna.

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