domenica, maggio 11, 2003

COMUNISTA

Non mi piace Bertinotti, non ho simpatie per Cossutta, non tifo D'Alema e non plaudo a Fassino, eppure mi sono scoperto comunista; mi sento di una razza speciale. Dico razza perché mi ritrovo razzista, odiante, intollerante e cattivo…Quasi stalinista. Dico questo perché chi è contro Berlusconi automaticamente diventa comunista. Non ha importanza per questa destra affrontare temi come la legge uguale per tutti, l'estensione dei diritti, il conflitto di interessi, la libertà dell'informazione, il rispetto della legalità, l'etica e l'onestà; no, qualunque cosa dici sei comunista. Dico questo poiché per i leghisti sono diventato un nazista rosso, per i forzaitalioti una canaglia marxista e per i nipotini fascisti di Almirante un bolscevico, mangiatore di bambini; sarei divenuto in sostanza, di una sottorazza giudaico negra. Non parliamo poi del "cristiano" don Baget Bozzo, per lui sono già condannato all'inferno come i musulmani. Insomma incarno tutti i difetti dell'umana specie che vuole riscattarsi e non tollera chi ruba, chi si sente intoccabile, chi commercia nei templi, chi confonde Dio con Mammona e padroni con mamme.
Ma con questa specie in verità io mi ci trovo benissimo, ci trovo tante persone per bene, delle persone serie. Il capo del governo ha detto che ci sono anche tanti giudici come me: sono giudici militanti che perseguono certi reati e ce l'hanno con lui. Sono ovviamente dei comunisti da combattere; da mettere sotto controllo politico per fare in maniera che non facciano del male a chi è al potere legittimo: è stato eletto dal popolo. Così se aspiro alla democrazia, al controllo severo di chi si è preso la briga di governarci, ecco che divento comunista. Devo tacere, sparire, devo solo osannare il potente di turno e poi? Io sono pericolosissimo, sono pronto a sopprimere la libertà...Io? La mia?

Nessun commento: