IL MONDO DEL CALCIO
Il mondo del calcio è per me la faccia di questa "nuova" classe dirigente che vuole cambiare l'Italia. E' il nuovo o forse vecchio modo di intendere il potere, di gestirlo, inseguirlo; è il modo di trovare con pacchi di soldi riconoscimenti personali, alle ambizioni spesso frustrate da malesseri esistenziali più grandi.
Per questo stiamo assistendo al caos che investe ogni cosa.
I nuovi personaggi che dirigono le istituzioni calcistiche sono in verità tanto distanti dallo spirito sportivo, quanto più vicini agli interessi corporativi, di bottega e personali. Dico "nuovi", virgolettato, poiché come si fa a chiamare nuovi Mattarese, Carraro e lo stesso Galliani? Sono tutti di una stessa combriccola forzaitaliota, che non a caso fa capo ad un presidente che è sceso in "campo" soprattutto per difendere i suoi interessi privati.
Si parla tanto di riforme pensionistiche, per questi ci sarebbe bisogno di un pensionamento senza versargli alcun tfr (trattamento fine rapporto): se lo sono già preso. Attorno a questi ultimi ruota poi un manipolo di nuovi ricchi che sulle orme del "cavaliere" assaltano fortini di pseudo rispettabilità al suono di acquisti incauti di calciatori e allenatori. D'altronde è lo spirito agonistico che anima il mercato capitalista. Ma è un capitale falsato da truffe, falsi in bilancio e non sorretto da nessuna moralità. Non servono quindi decreti per fare iniziare i giochi; quei giochi che, sosteneva Freud, essere molto seri. Serissimi.
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