VALORI CRISTIANI
Si parla molto dei valori cristiani, da inserire nell'atto costitutivo dell'unione europea, come elementi fondanti. Non ci sarebbe nessun problema a scriverli, non ci sarebbe opposizione a riconoscerli, salvo poi considerare la storia di questo continente come generatore in antitesi del male più sconvolgente dell'umanità: l'olocausto.
Nel nome di Cristo e della sua croce si sono commesse molte nefandezze e, nonostante i riconoscimenti papali, ancora se ne commettono. Si tratterebbe allora di inserire nel nome di quei valori fondanti, non solo di una nazione, di un continente, di una filosofia, di una religione, ma dell'essenza dell'uomo stesso comportamenti e leggi conseguenti. Esempio il ripudio della guerra, la scelta di stare con i poveri, gli emarginati e gli ultimi: difenderne i diritti e costruire condizioni per l'emancipazione, quindi intendere l'impresa come motore di crescita sociale e non finanziaria; promuovere l'accesso gratuito all'istruzione e ai mezzi di comunicazione…Si potrebbe continuare ancora. Certo è che per quei valori il cammino è ancora lungo e per questo continente, denominato anche vecchio, il cosiddetto progresso con l'avvicinamento al Dio cristiano è non solo lontano ma perso. Ha senso allora storicizzare in un nome "cristiano" un altro possibile fallimento?
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