sabato, novembre 29, 2003

Fascismo

A mio parere Gianfranco Fini ha fatto bene a trarre una considerazione filosofica sul fascismo ritenendolo giustamente un "male assoluto". Ricordo a tale proposito un'affermazione, credo dello storico tedesco E. Nolte: "Il fascismo non fu solo un fenomeno politico ma il più grande attacco alla trascendenza dell'uomo, alla sua capacità di evolvere". Per questo il fascismo si può ritenere un "male assoluto" e, seppur inserito storicamente come una reazione al comunismo, ha proprie radici originarie nella psicologia infantile dell'uomo. Il contrasto al comunismo, alla sua ideologia non può spiegare come il fascismo con il nazismo abbia potuto esercitare tutta la devastazione culminata con l'olocausto e la guerra. Il fascismo come nemico dell'umanità e alla sua fratellanza universale - l'opposto del cristianesimo - è sinteticamente descritto nella teoria della psicologa inglese Melanie Klein: "L'uomo nasce cattivo e passa la vita cercando di diventare buono. Non sempre ci riesce". Il fascismo è quindi frutto di un bambino viziato, egoista, bisognoso di una guida autoritaria e punitiva; ha bisogno di un duce che lo conservi tale, gli dica quali giocattoli comprare e soprattutto con quali nemici giocare alla guerra.
Mentre il comunismo passa, è passato e passerà, il fascismo c'è, rimane e rimarrà…con Fini e senza Fini.

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