giovedì, novembre 06, 2003

Stupid White Men


Sto leggendo il libro di Michael Moore "Stupid White Men", una spietata condanna politica e morale degli Stati Uniti in generale e della sua amministrazione, chiamato regime di Bush, in particolare. Per prima cosa la denuncia, scritta da Moore, sostiene che l'America si trova con un presidente che non ha eletto; aggiungendo poi che chi si è insediato alla Casa Bianca è il capo di una banda a delinquere di affaristi amici del padre. Leggere l'elenco dei membri del Governo ora in carica, con i curriculum e gli interessi incrociati, fa allarmare: siamo veramente caduti così in basso? Dico siamo perché ormai è fuori dubbio che quello che succede negli Stati Uniti ci interessa sempre più da vicino; così da poter sostenere che gli americani eleggano un presidente anche per noi. Ora leggendo quanto accade in quella che tutti consideriamo la prima democrazia del mondo mi fa star male. Eppure quello che sostiene Moore non è stato contraddetto da nessuno: che Bush è semianalfabeta, un alcolizzato che nasconde l'uso di droghe e un disertore - essendo andato via dall'Air National Guard del Texas per un anno e mezzo non assolvendo l'obbligo militare solo per il nome che porta…
Ora sono arrivato ad una disamina delle colpe degli USA cui si vanta: numeri uno per morti di armi da fuoco - per emissioni di biossido di carbonio -per consumi di petrolio e gas naturale - per produzione di rifiuti tossici - per esecuzioni capitali di criminali minorenni - per miliardari - per spese per la Difesa - ecc.
Non sarà allora vero che gli europei pensino giustamente che una delle possibili cause di guerra siano insieme a Israele, gli Stati Uniti? Insomma gli "stupid white men" gli stupidi uomini bianchi che continuano a comportarsi in quei modi descritti dal libro sono i responsabili della propria fine senza nessuno scampo: ecco cosa mi pare mi stia insegnando quello che leggo.

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