giovedì, dicembre 04, 2003

Antifascismo

L'antifascismo, questo sentimento politico che ha realizzato in Italia la democrazia compiuta facendo scrivere la Costituzione, ci mette sempre sotto esame: quanto accettiamo delle idee degli altri e quanto rinunciamo delle nostre? Perché aspettiamo sempre un gran capo? Dove finisce la nostra libertà? Domande per sapere quanto fascismo abbiamo in corpo. Dobbiamo vivere per liberarci e questa liberazione ci darà poi la nostra vita vera; ma tutto parte da una interrogazione profonda sul pensiero che è figlio nostro: sappiamo essere padri di noi stessi?
Considerazioni sul fascismo che non è solo antidemocratico, ma è anche popolare come il pensiero unico, come un concetto condiviso di patria, potenza e sicurezza per mascherare famiglia in crisi, paura e debolezza.
Il fascismo è popolare come lo era l'analfabetismo o come lo è ancora il coraggio e la vigliaccheria.
L'antifascismo invece è elitario, fa discutere ogni volta, ci mette in crisi facendoci sì questo più forti e perché no? Più saggi.
L'antifascismo può essere un toccasana a tante malattie sociali, ma per carità non scrivetelo sui muri o nei manifesti; scrivetelo dentro le anime vive: quelle che credono che tutto possa ogni volta cambiare, che possa diventare bello o brutto dipende da noi.

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