domenica, dicembre 14, 2003

Finalmente preso!

Saddam Hussein il sanguinario dittatore dell'Iraq è stato preso. Qualcuno tempo fa sostenne che l'unica condanna a morte che si poteva giustificare fosse il tirannicidio.
Ora Saddam Hussein appare come un barbone, un clochard - con rispetto per quelli che lo sono davvero- e sento pena; potremmo ucciderlo subito?
Ora guardando questo terribile dittatore, appena catturato, rivedo le immagini di altri tiranni caduti e constato che con l'eccezione di pochi la fine per tutti è stata ingloriosa: rivedo le immagini di Mussolini a piazza Loreto; Hitler bruciato nel bunker; il corpo di Causescu rivolto sul corpo della moglie in un cortile di Bucarest; Milosevic con il volto mesto nel tribunale internazionale dell'Aja…
Tutto questo dovrebbe farci meditare: le parabole di questi personaggi dovrebbero insegnare qualcosa, invece c'è sempre qualcuno pronto a prenderne il loro posto.
La girandola del potere sembra proporre gli stessi copioni.
Una cosa bisognerebbe ricordare sempre: i dittatori non potrebbero esercitare nessun potere se non avessero il consenso di buona parte del popolo; quello stesso popolo che poi esulta alla sua caduta e cui i primi a festeggiare di solito sono i servi più fedeli.
Una cosa bisognerebbe allora non fare mai per imparare: il tirannicidio; uccidere il despota per lavarci la coscienza e scaricare il Male.

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